(ANSA) - ROMA, 27 NOV - I dati "mostrano segnali di
rallentamento della crescita dell'epidemia da SarsCov2, tuttavia
le condizioni di sovraccarico del sistema ospedaliero, con
occupazione delle Terapie Intensive e aree COVID particolarmente
elevata, impongono di non allentare le misure restrittive.
Ricordiamo che nell'ultima settimana si sono contati oltre
200mila nuovi casi e 4.980 decessi mentre i ricoveri con sintomi
sono attualmente più di 34mila". È l'appello dell'Intersindacale
della Dirigenza Medica, Sanitaria e Veterinaria sulle riaperture
in prossimità delle festività natalizie.
Il personale sanitario, "impegnato quotidianamente - 7 giorni su
7, di giorno e di notte - nella lotta contro la pandemia da
Sars-CoV-2, si trova ad affrontare criticità di ogni tipo dovute
al sovraffollamento degli ospedali, che con la seconda ondata
interessa tutta la penisola. Ogni allentamento delle restrizioni
- affermano unitariamente i sindacati medici - potrebbe, quindi,
mettere a rischio tanto la vita dei pazienti affetti da COVID-19
quanto la salute dei pazienti con altre patologie, la cui
prevenzione e cura rischia di essere per la seconda volta
sacrificata a causa di una generale sottovalutazione del rischio
della ripresa pandemica, sulla quale i medici e i dirigenti
sanitari avevano lanciato tutti gli allarmi possibili già
durante l'estate. Per la seconda volta gli operatori della
sanità pubblica sono costretti a ulteriori sacrifici anche a
rischio della salute personale, oltre che ad affrontare una
situazione di costante super lavoro". (ANSA).
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