Sebastian Loeb (Prodrive) è il vincitore dell'ottava tappa della Dakar (822,94 chilometri fra Al Duwadimi e Riyadh, di cui 346 cronometrati). Per la verità il vincitore di tappa è stato Carlos Sainz sr - che ha così permesso (o avrebbe permesso...) all’Audi di rialzare la testa - ma gli è stata comminata una penalità di 5 minuti per eccesso di velocità (nei tratti non cronometrati bisogna rispettare dei limiti precisi, nel punto incriminato bisogna stare sotto i 30 km orari). Il pluricampione del mondo di rally ha dunque beneficiato di questa colpo di scena, vincendo la tappa. E lo spagnolo è stato così retrocesso dal primo al terzo posto di giornata. Non che sia stata una svista, s’è trattato di un problema al sistema di navigazione che ha impedito a Sainz e al suo copilota di rendersi conto che in quel punto non si poteva andare veloci. In mezzo Nasser Al-Attiyah con la sua Toyota , a 2’11” da Loeb: il qatariota, quattro volte vincitore della Dakar compresa la passata edizione, consolida il primato in classifica generale dove il primo rivale resta il sudafricano Henk Lategan, anche lui su Toyota, ma staccato di 1h03’46”.
Sainz racconta: «Sì, finalmente ho avuto una tappa pulita, possiamo essere contenti e possiamo dire di aver trovato una strada giusta per il prosieguo della corsa. La pioggia ci ha aiutato, perché nonostante partissi dietro non ho avuto problemi con la polvere. Velocità di punta e ritmo erano molto buoni. Certo, resto deluso da tutti i problemi che abbiamo avuto. L’intera squadra non è stata molto fortunata, ma continueremo ad attaccare e a goderci la gara. In passato abbiamo avuto piccoli contatti con l’Empty Quarter (l’immenso deserto saudita, ndr) nel quale adesso possiamo immergerci completamente».
L’Audi ha vissuto indubbiamente giornate molto dure: due giorni fa, ad esempio, per il grave incidente accaduto a Stephan Peterhansel. Il suo navigatore ha riportato una frattura vertebrale, lui stesso è rimasto molto provato dall’impatto, la conseguenza inevitabile è stato il ritiro. Comunque sia, per la squadra tedesca aver portato Sainz a tagliare il traguardo con il migliore tempo costituisce indubbiamente una bocca di ossigeno. Molto più in bilico la lotta nelle moto, dove a imporsi ieri è stato Ross Branch, originario del Botswana, settimo vincitore diverso in altrettante tappe (quella di sabato era stata cancellata). In sella alla sua Hero ha preceduto di 3’15” l'australiano Daniel Sanders (GasGas) con Mason Klein alla fine terzo dopo aver ricevuto una penalità di due minuti. Il 21enne statunitense si vede così privato della leadership in classifica dove comanda un altro americano, Skyler Howes, ma con appena 13 secondi su Kevin Benavides e lo stesso Klein.