C'è un clima di positiva rivoluzione in Casa Lamborghini. L'azienda ha infatti firmato nella notte fra il 4 e il 5 dicembre, un'ipotesi di accordo con RSU e i sindacati Fiom e Fim per introdurre la settimana corta per i suoi dipendenti. Prossimamente il testo sarà portato ai lavoratori dell'azienda e sarà sottoposto al referendum confermativo. Ma di cosa si tratta, nello specifico?
Come funzionerà?
In sostanza, nell'accordo c'è, oltre alla riduzione dell'orario di lavoro, anche: l'aumento dello stipendio annuale, 500 nuove assunzioni, un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito, il consolidamento dei diritti e la tutela delle differenze. Intanto, la settimana corta vedrà l'alternarsi di una settimana in cui si lavora cinque giorni e una in cui si lavora quattro giorni per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su due turni (mattina e pomeriggio) e turno centrale per una riduzione complessiva di 22 giornate di lavoro all’anno. Una settimana da 5 giorni e due da 4 per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte) per una riduzione complessiva di 31 giornate di lavoro all’anno; 16 giorni in meno all’anno per il personale operaio non collegato a produzione e, per ultimo, 16 giorni in meno all’anno per il personale operaio non collegato a produzione e 12 giornate in meno per il personale impiegatizio, con la possibilità per questa categoria di ricevere di 12 giorni di smart-working al mese.
Per quanto riguarda invece gli stipendi, ci sarà intanto un nuovo Premio di Risultato che sarà di 4.000 euro, e inoltre è stato stabilito che ci sarà un aumento anche di varie indennità legate alla produzione e per la valorizzazione delle competenze dei dipendenti. Dunque, la quota complessiva che verrà erogata annualmente ai lavoratori, in aggiunta al salario previsto dal contratto nazionale, salirà da 13.500 euro a circa 16.000 euro (di cui 4.000 variabili e 12.000 certi).
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