Ritrovare il fascino della guida di un tempo, quando i sensori del parcheggio erano gli occhi e la capacità di misurare gli spazi, quando la radio era affidata alla nostra voce, quando il navigatore era la prima persona incontrata per strada e gentilmente ti forniva le indicazioni, quando lo sterzo richiedeva forza nelle braccia e il cambio giusto era affidato al tuo orecchio pronto a recepire il suono del motore, quando la climatizzazione era affidata a finestrino e feritoie con alette da manovrare a mano…
Tutto questo e quant’altro val la pena di essere vissuto o rivissuto anche oggi, nell’epoca della guida assistita e delle auto comode e super accessoriate. Perché il viaggio in auto era, resta e sarà ancora l’essenza del fascino dell’avventura.
Il sogno creativo di Gevin
A bordo, in questa settimana di celebrazioni del Centenario, di una Citroën, nella fattispecie la 2CV Soleil, esemplare unico, un’opera d’arte realizzata da Citroën Italia su un progetto creativo di un artista francese (Serge Gevin) non prodotto in quell’epoca perché puntava su colori non graditi…, e realizzato graficamente sul restauro di un modello del 1982, uno dei 5 milioni di unità prodotte dal dopoguerra, dal 1948 al 1990.
Lo stesso Gevin, va sottolineato, è stato il supervisore del progetto, del sogno realizzato da Citroën Italia partendo dalle “ceneri” di una 2CV Club del 1982. Gevin aveva raccontato la sua personale tavolozza per la carrozzeria: "Deve essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti bianchi, come le scocche dei fari, rotondi mi raccomando, bianchi anche i cerchi delle ruote. Sul bagagliaio il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio ed una pipa. Guardandola, si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere", poesia pura e talento creativo…
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Gevin non era nuovo a… queste pennellate d’autore, considerando la 2CV come un quadro, una tela da completare con i colori della sua personale tavolozza. Proprio da una sua idea artistica di Serge Gevin nacque, quasi per gioco, la prima serie speciale della 2CV, denominata Spot, la cui carrozzeria bianca – arancio riprendeva i motivi tipici delle sedie da spiaggia. Da questa versione derivò negli anni Ottanta la 2CV Charleston, declinata nelle scale cromatiche nero/giallo, nero/rosso, doppia tonalità di grigio. Non solo: disegnò anche serie speciali Citroën di grande successo e tra le tante vanno citate la Dyane Caban, la Visa Sextant, la 2CV Dolly.
Compagnia speciale
Il raggio di sole, la 2CV Soleil, è la compagna di viaggio di Tuttosport e del Gruppo Conti (Corriere dello Sport, AM, Auto) nella settimana che porta al Rassemblement du Siecle, il grande raduno di collezionisti, appassionati e pezzi storici in programma nel week end a La Ferté-Vidame, un centinaio di km a est di Parigi, in un luogo rimasto a lungo coperto dai… “servizi segreti” di Citroen: era infatti la misteriosa pista di collaudo del brand parigino, dove ore e ore di prove confermavano la validità di modelli divenuti poi iconici. In particolare la pista dove nacque proprio la 2CV. Sarà un raduno celebrativo da record grazie alla presenza di oltre 11 mila collezionisti di Citroën di tutti i tempi, dal 1919 a oggi, di 5 mila auto, di oltre 50 mila visitatori accreditati, e di una grandiosa esposizione di rari e affascinanti modelli organizzata da Citroën, sostenitrice dell’evento.
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Il viaggio da Milano a Parigi
Il nostro viaggio a bordo della 2CV Soleil è cominciato da Milano, dalla sede storica di via Gattamelata dove ha base la filiale italiana. Una carovana trainata da lei, dalla Deuche (contrazione della Deux Chevaux) in versione unica, davanti a tre Pluriel, una Visa Chrono, una Dyane in fila verso il Monte Bianco, tra scenari suggestivi in una splendida giornata di sole e vento: Dopo una breve sosta prima del tunnel che passa attraverso la catena del Bianco (la più alt vetta d’Europa…) si riparte verso Lione, prima tappa in attesa della visita al Museo Michelin che levò il marchio Citroën dopo la morte di André-Gustave, il fondatore, nel 1935.
La 2CV Soleil è sorprendente: il motore è un bicilindrico a cilindri contrapposti raffreddato ad aria di 602 cc, forte di 29 cavalli a 5750 giri/min, si viaggia senza problemi a velocità sostenuta, toccando i 110 km/h di punta e mantenendo la velocità senza … cali di tensione. Trasmissione a trazione anteriore, con cambio a 4 marce. I freni sono anteriori a disco e posteriori a tamburo. Un bell’oggetto cult, nato da una base 2Cv 6 Club, con tetto apribile.
Inutile dire che al passaggio la 2CV Soleil attira gli sguardi, provoca saluti, foto, suonate di clacson. E in particolare chi è alla guida di una Citroën moderna manda sempre e comunque un cenno.
Perché il fascino della 2CV va oltre i tempi e mette in disparte elettronica e modernità.