Pagina 2 | Marquez e Valentino Rossi, nuove bordate: “Ti sei ritirato”. Bagnaia netto

Con la morte nel cuore a causa del decesso di Luca Salvadori, la Moto GP torna a correre nel weekend, con il 14° appuntamento in programma a Misano. Qui, appena due settimane fa, ha trionfato Marc Marquez tagliando il traguardo prima dei due italiani Bagnaia e Bastianini. Lo spagnolo, chiamato a commentare le parole di Valentino Rossi, che in un’intervista al podcast di Andrea Migno “Mig Babol" l'ha definito "il pilota più sporco di sempre, non ho mai visto nulla di paragonabile a quanto accaduto a Sepang 2015", in conferenza stampa replica: "Ho ascoltato e visto l’intervista di Rossi con Migno ma in questo momento ho cose migliori da fare rispetto al perdere tempo con le dichiarazioni di un pilota. Oltretutto un pilota ritirato, quindi mi interessa ancora meno entrare in questi giochi. Cosa voleva ottenere? Chiedetelo a lui, sicuramente sarà qui questo fine settimana. Non credo sia un gioco psicologico anche perché non otterrebbe nulla, come nel 2016 o nel 2017. Però ripeto, non mi interessa intraprendere guerre che non mi regalano nulla". Pecco Bagnaia ha invece glissato sull'argomento, commentando così le parole del proprio mentore sul futuro compagno di squadra: “Sono fuori da certe cose, in quell’anno io non correvo in MotoGP e voglio restarne fuori, non sono cose che mi riguardano”.

Marquez e i fischi a Misano

L'otto volte campione del mondo sul podio di Misano è stato beccato dai fischi, placati da Pecco Bagnaia con un gesto. A tal proposito Marquez ha commentato: "Voglio dirgli grazie. Sul podio non mi ero accorto, ma riguardando poi le immagini è stato chiaro. Se c’è qualcuno che può fermare tutto questo sono i piloti: penso che se una persona tifa per un pilota dovrebbe solo tifare per lui, senza fischiare gli altri, ma sono cose che accadono in tanti sport”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'italiano e Martin: "I fischi sono una mancanza di rispetto - spiega Bagnaia - qualcosa che non capisco, perhé noi diamo sempre il massimo. Comunque non accadono solo in Italia, a me è successo la stessa cosa quando ho vinto a Barcellona. È qualcosa difficile da fermare”. Dura condanna anche da parte dell'altro spagnolo: “Diamo il 100% in pista, scommettiamo e giochiamo con la nostra vita e penso che tutto ciò meriti rispetto. È un comportamento che non ha alcun senso".