BORGO PANIGALE - Dire quando sarà possibile riprendere a gareggiare, in questo momento, "è impossibile: dipende da quando si riuscirà nuovamente a viaggiare. Siamo tanti nazioni che dovranno tornare a lavorare e in questo momento è impossibile organizzare un evento e capire quanto ci vorrà a stabilizzare questa situazine e organizzare un calendario. Ma adesso è impossibile dirlo". Lo ha detto Andrea Dovizioso a Sky Sport24. Da tre anni, il pilota della Ducati lotta con Marc Marquez per il titolo Mondiale ma, oltre ai fratelli Marquez con la Honda, quest'anno "ci sono altri quattro piloti che possono lottare per il campionato". "L'anno scorso fino a metà stagione, eravamo io, Marquez e Rins, ma dalla seconda metà si sono inseriti i piloti Yamaha che spesso ci sono arrivati davanti", ha continuato. "Se saremo in tanti a lottare potrebbe essere un vantaggio se hai qualcosina in più, perchè inserendosi altri piloti in mezzo, puoi guadagnare punti per il campionato sugli avversari", ha spiegato.
La stagione in corso
"In Qatar ce la saremmo giocata, ma se sentivi gli altri piloti dicevano la stessa cosa e quindi c'erano almeno sei-sette possibili vincitori. Tutti si sentivano messi abbastanza bene dopo i test in Qatar, ma alla fine è la gara che conta e l'aver lavorato sugli aspetti che ti servono per vincerla, perchè il livello si è alzato molto di più. Tutte le moto hanno alzato l'asticella e possono vincere e ci sono molti piloti talentuosi che possono farlo. Sono i piccoli particolari a decidere sei hai lavorato bene", ha spiegato. "Noi piloti arriviamo da più di due mesi di stop e dobbiamo riprendere il feeling con la moto e la prima pista dove vai è difficile, perchè in Malesia c'è tanta umidità e potrebbe piovere". Sul suo futuro, dice: "Non ho ancora il contratto per il prossimo anno. Vedremo", dice a proposito del suo futuro. "Quando hai corso con le MotogGP che sono dei prototipi non hai voglia di passare ad una categoria che è derivata dalla produzione. Caso mai alle quattro ruote, com discipline che ti danno la stessa adrenalina come i rally o i rallycross. E rimanendo alle due ruote al motocross".