TORINO - I Mondiali si costruiscono anche fuori dalla pista. Pecco Bagnaia lo sa e da campione di testa qual è sfrutta nel modo migliore le voci (diciamolo: il tema, sono più che voci) di uno scambio tra Jorge Martin ed Enea Bastianini se lo spagnolo vincerà il campionato della MotoGP. Scelta Ducati per tenere il numero 1 nel team ufficiale. Ipotesi bocciata da Bagnaia, numero 1 e leader della classifica anche dopo una complicata Sprint in Malesia, fin dalla conferenza stampa del giovedì a Sepang. «Non è giusto nei confronti di Enea» le sue parole.
E siccome Pecco è uno che trasforma in fatto le parole, appena la pista ne ha dato l'occasione ha deciso di aiutare palesemente il compagno di squadra. Ovviamente anche per aiutare sé stesso. Nella mattina malese, nelle ultime prove libere dedicate alla costruzione del passo gara, il torinese ha detto al romagnolo di seguirlo per dargli una mano nella comprensione della GP23. Un problema per un pilora costretto di fatto a non correre quasi tutto il campionato per gli incidenti (il primo subito nella prima Sprint, poi a Barcellona).
Il risultato è che Bastianini è tornato ad andare subito forte e passando dal Q1 s'è issato in prima fila (3° tempo) in una qualifica dominata di nuovo da Bagnaia davanti al rivale Martin. E i due "rossi più rossi di tutti" si sono trovati subito in testa nella Sprint, con Jorge invece un po' in difficoltà. La variabile “impazzita" come per altro previsto è stata Alex Marquez, che ha combattuto battaglie furibonde con entrambi i contentendi per il titolo mondiale ed è andato a vincere la sua seconda Sprint (dopo Silverstone) per la gioia del team Gresini e anche del fratello Marc che lo raggiungerà il prossimo anno.
Bagnaia dopo un avvio convincente ha cominciato invece a dover gestire una Ducati scorbutica e incassato anche il sorpasso da un rilanciato Martin, sembrava in balia di un finale gara da gambero. Invece è stato palesemente protetto da Bagnaia, che non solo ne ha difeso il podio e quindi punti importanti da sé stesso, ma anche dall'arrembante Binder. Alla fine Pecco perde solo 2 punti da Martin (ora a -11) e domani dovrà rispondere nella gara lunga diventata davvero chiave per il Mondiale.
Insomma, la strategia di Bagnaia ha funzionato, come riconosciuto dalla stessa Ducati per voce del team manager Davide Tardozzi, che ha ringraziato Bastianini: «Ha avuto il rispetto da uomo squadra, ripagando il favore che Pecco gli ha fatto la mattina». Una cambiale che il romagnolo (e il suo manager Carlo Pernat) incasserà sicuramente proprio sul tema switch con Martin. L'importante però ora è che Bagnaia la sfrutti fino in fondo per conservatre quel benedetto numero 1 sul cupolino.