Torino - Penultima sfida, ma c’è già il clima da ultimo atto. A dipingerlo con colori accesi gli organizzatori del Motomondiale, che continuando a tenere vivo il dualismo tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin, rimasti in Thailandia gli unici a giocarsi il titolo, sfruttano l’occasione data dallo sfondo iconico (le Petronas Towers al tramonto di Kuala Lumpur) e dalla matematica, che assegna allo spagnolo il primo match point iridato in Malesia. La condizione è che tra la Sprint di sabato e il GP di domenica Martin guadagni 21 punti al campione in carica. Condizione improbabile, a meno di un doppio “zero” del torinese su una delle piste più amate. Ma a complicare il tutto ci sono le previsioni meteo che indicano pioggia, per non parlare delle drammatiche notizie che arrivano dalla Spagna, dove un’alluvione ha devastato Valencia, teatro dell’ultimo atto mondiale in programma fra due fine settimana (15-17 novembre).
Bagnaia: si complica la rincorsa
Insomma, la rincorsa di Bagnaia la terzo titolo mondiale consecutivo della top class di fa sempre più complicata. Anche in caso di regolare svolgimento di entrambi gli ultimi due gran premi, a Pecco infatti potrebbe non bastare vincere tutte e quattro le gare in programma (due Sprint e due GP). Con altrettanti secondi posti, infatti, Martin salirebbe per la prima volta sul trono della top class e porterebbe con sé il numero 1 in Aprilia, la nuova sfida scelta già in estate dopo che la Ducati gli ha preferito Marc Marquez come prossimo compagno di squadra del torinese nel team ufficiale. Avrà bisogno di aiuto, Pecco. Di qualcuno che tolga punti all’attuale leader del campionato ma non a lui. Difficile che lo faccia Marquez, che come ha dimostrato anche nelle ultime gare vuole solo vincere. E tanto più cercherebbe di farlo a Valencia, davanti al suo pubblico. Ancora più difficile che l’aiuto venga da rivali di altre Case, visto che l’Aprilia sembra da tempo senza un leader, persa dopo gli addii pesanti di Aleix Espargaro, Maverick Viñales e Romano Albesiano e la Ktm, nonostante le qualità di Pedro Acosta, ha un gap evidente.
Bastianini va all-in
Restano altre Ducati, soprattutto la GP25 numero 23, identica a quella di Bagnaia e Martin, ovvero Enea Bastianini. Il romagnolo però a sua volta lascerà Borgo Panigale (andrà in Ktm) e punta all’all in, visto che deve recuperare 11 punti a Marquez nella corsa al terzo posto finale in campionato. Un podio che vale parecchio anche in termini economici.
"Quello di Sepang è un tracciato dove ho sicuramente dei bellissimi ricordi, anche piuttosto recenti con la vittoria dello scorso anno. Ogni stagione però va da sé, perciò dobbiamo rimanere con i piedi per terra e dare il 100% come sempre" fa sapere il romagnolo, reduce dal trionfo nella Sprint thailandese rovinato dalla caduta nella gara di domenica.
Bagnaia fa spallucce
Bagnaia, come sempre, fa spallucce di fronte a ogni pressione e discorso, tanto più quello degli ordini di scuderia. Sa che s’è ficcato da solo nei guai con 7 “zeri” e che può e deve fare affidamento solo su sé stesso. Pensa a vincere in Malesia, come due anni fa. Carico per il trionfo di domenica sotto l’acqua di Buriram. "Non avevo mai vinto una gara sul bagnato - sottolinea il torinese -, perciò il successo della scorsa settimana è stato sicuramente importante, anche in vista di un altro weekend dove il meteo sarà imprevedibile. Sepang è una pista dove negli ultimi anni siamo sempre stati veloci, ma anche i nostri rivali saranno sicuramente competitivi. Ora più che mai sarà importante rimanere concentrati e dare il massimo in ogni sessione". I conti li farà solo alla fine.