"Michael è ancora qui. Diverso, ma c’è: questo ci dà forza". Le parole di Corinna Schumacher restano l’unico flash sulla seconda vita dell’ex ferrarista, quella dopo l’incidente sulle nevi francesi di Meribel, il maledetto 29 dicembre 2013. Da quel giorno, un velo di riservatezza estrema si è eretto a muro invalicabile sull’ex pilota della Ferrari. Oggi, giorno del suo compleanno (Michael è nato il 3 gennaio 1969 a Hürth, in Germania), vogliamo ricordare il campione e il padre affettuoso, il fenomeno e il marito, l’idolo e l’uomo riservato che fu. Non uno comune, Schumi. Sin da piccolo un predestinato, al lavoro e al successo. Una famiglia modesta, la sua, e il talento come propellente per emergere in un mondo competitivo dove i soldi sono parte decisiva per raggiungere il vertice. La storia del ragazzo di Kerpen, cresciuto a pane e velocità nel kartodromo di casa, è una storia di trionfi e paura, di gioia e di solitudine. Fino all’ultimo dramma. In pista e nella vita, ha lasciato la sua filosofia: e ce lo ha insegnato proprio lui: "Ho sempre creduto che non ci si debba mai, mai arrendere. E continuare a lottare anche quando c’è una piccola, piccolissima chance".
L'incidente di Silverstone
Tanto che i suoi social sono caratterizzati da questo hashtag: #KeepFightingMichael. Continua a combattere, Michael. Come quando alla curva Stowe, a Silverstone, la vita ti è passata davanti in una frazione di secondo e il terribile botto ha tenuto tutti con il fiato sospeso. L’11 luglio del 1999, un’era fa, quando Maranello sognava il ritorno del Mondiale e invece dovette fare i conti con il fato avverso. Trentasette secondi dopo la partenza del GP, Schumi va dritto, tradito dai freni posteriori: frattura di tibia e perone. Ma comunque un sospiro di sollievo, dopo quei lunghissimi attimi. Mai il pilota accuserà il team, per quell’incidente. E da lì in avanti il rapporto campione-squadra fu unico. I ragazzi in rosso la sua seconda famiglia. La prima, ovviamente, è quella formata dalla moglie Corinna, compagna di una vita. Allora come adesso. Era la fidanzata del rivale-connazionale Heinz-Harald Frentzen: Michael ebbe la meglio nella contesa ai box, schiacciando sull’acceleratore. Un bacio, il fidanzamento, il matrimonio, la nascita di Gina Maria e poi quella di Mick. I titoli vinti, i record, la separazione dalla Ferrari, la Mercedes e poi la quotidianità stravolta da quella sciata. Certo, la vita va avanti. Ma è diversa, profondamente diversa.
Il ricatto dopo il dramma
Solo una ristretta cerchia di amici ha contatti con gli Schumacher, in Svizzera: da Jean Todt e Luca Badoer. Ma zero commenti, nessuno ha mai lasciato trapelare il suo stato di salute. Ogni tanto, l’ex responsabile di Maranello ha visto qualche GP con Michael, quasi un voler renderlo partecipe di quello che era il suo mondo. La villa di Gland è un bunker divenuto clinica specializzata per dare assistenza al tedesco ventiquattro ore al giorno. Lotta Michael. Lotta Corinna che gestisce il patrimonio da mezzo miliardo e porta in tribunale gli avvoltoi che hanno ripreso suo marito, cercando scoop e soprattutto soldi; l’ex guardia del corpo Markus Fritsche e i complici avevano chiesto 15 milioni di euro per non divulgare foto e video privati rubati a casa Schumi. Sono finiti sotto processo. Lotta Mick che vorrebbe una carriera da pilota un po’ diversa, non certo da terzo pilota. E lotta Gina Maria che ha un’altra passione per mestiere: cavalca, fa i rodei. Ha sposato Ian Bethke, dopo sette anni di fidanzamento: una cerimonia blindatissima nella casa di Palma di Maiorca, sulle colline di Port d’Andratx.
"Michael è ancora qui. Diverso, ma c’è"
Che Schumi fosse presente lo ha escluso Jussi Posti, responsabile di neurochirurgia e lesioni cerebrali traumatiche presso l’ospedale universitario di Turku in Finlandia. Lo ha detto chiaramente al quotidiano Iltalehti: le condizioni dell’ex pilota dopo l’incidente sciistico del 2013 non possono consentirgli anche solo di affrontare un viaggio dalla Svizzera alla Spagna (è immobile, non parla, con la fisioterapia il personale sanitario privato cerca di consentirgli di tenere un certo tono muscolare). La notizia che riempie di gioia gli Schumacher e non solo, comunque, arriva proprio da Gina Maria che è in dolce attesa di una femmina. Nel post dell’annuncio, un pony e tanti palloncini rosa. Sì, Schumacher diventerà nonno. E torna la frase, l’unica concessa in questi anni duri e difficili: "Michael è ancora qui. Diverso, ma c’è: questo ci dà forza".