Ferrari, doppietta magistrale. Leclerc geniale, mondiale Costruttori alla portata

Risultato che mancava negli Stati Uniti da 18 anni, dall’accoppiata Schumacher-Massa a Indianapolis. Ora la Mercedes è a 48 punti, la Red Bull a soli 8
Ferrari, doppietta magistrale. Leclerc geniale, mondiale Costruttori alla portata© EPA

Un briciolo di follia. È stato necessario per affrontare con continuità i 56 giri del Circuit of the Americas (COTA), sede del 19º appuntamento del Mondiale 2024 di F1. Un layout di 5.513 metri ad Austin, disegnato da Hermann Tilke una dozzina di anni fa, dovendo fare i conti con lo strettissimo tornante (prima in salita e poi in discesa) subito dopo il rettilineo dei box, la sequenza di curve veloci ad ampio raggio ispirate a quelle di Silverstone nota come Snake e il tratto più guidato simile al Motodrom di Hockenheim. Tradotto: chi vince in Texas deve avere a disposizione una vettura equilibrata e qualità di guida non comuni. Ci si chiedeva alla vigilia di questo weekend che Ferrari sarebbe stata. Il foglio bianco alla voce aggiornamenti era un segnale che, in un fine-settimana con la Sprint Race, si voleva puntare alla massimizzazione del pacchetto già a disposizione e alla valorizzazione della nuova ala anteriore già testata a Singapore. Un piano d’azione che ha dato ragione alla scuderia di Maranello.

Strepitosa gestione delle gomme

Approfittando del “bisticcio” al via dei due litiganti per il titolo mondiale Lando Norris (McLaren) e Max Verstappen (Red Bull), Charles Leclerc si è preso la vetta e Carlos Sainz nei tubi di scarico di Max (2°), mentre Norris in 4ª posizione a lamentarsi via radio della manovra dell’olandese. Strateghi ai box a spremersi le meningi, ma alla fine lo scarso degrado delle gomme Pirelli ha “costretto” i top-team all’unica sosta, con la combinazione media-dura. In tutto questo, Charles si è messo nella modalità “Monza 2024”. Una gestione delle gomme strepitosa, volando letteralmente con le mescole a banda gialla e accumulando un vantaggio di 10” nei confronti di Verstappen. Rossa veloce con benzina nel serbatoio e Sainz a sfruttare l’undercut per essere in 2ª posizione dietro al suo compagno di squadra. Il valzer dei pit-stop ha confortato il Cavallino Rampante, che nella terra dei rodei si è esaltato come non si poteva immaginare, temendo il problema del bouncing. Leclerc, rabbuiato dopo la prestazione garibaldina di Sainz nella Sprint, ha tramutato i mugugni del day-2 nei sorrisi domenicali.

Prima doppietta della Rossa nel Luna Park degli States

Conclusione: prima doppietta della Rossa nel Luna Park degli States, che nel 2018 aveva visto il sigillo di Kimi Raikkonen, e terzo successo stagionale per Charles dopo le conquiste nel Principato e nel Tempio della velocità. A completare il podio Verstappen, approfittando dei 5” di penalità comminati a Norris (4°) per una manovra al limite. Uno-due che negli USA non si verificava da 18 anni, ricordando l’accoppiata Michael Schumacher-Felipe Massa di Indianapolis: «Sono molto contento di questo risultato. Sapevamo di avere un grande passo, ma avevamo dei dubbi su quanto gli altri sarebbero cresciuti. Il feeling non è stato eccezionale all’inizio del weekend, ma nel GP la vettura era straordinaria e il team ha fatto un lavoro eccezionale. Era il risultato che volevamo per il titolo costruttori», ha dichiarato Leclerc. Ferrari 3ª nella classifica dei marchi, a -48 dalla McLaren e a solo 8 lunghezze dalla Red Bull. «Un risultato importante per la squadra, sapevo che mi sarei potuto giocare la vittoria al via e così è stato. Mi sono ritrovato un po’ bloccato, peccato perché il passo era grandioso. Nella Sprint mi ero divertito ed ero giunto secondo, in questo caso non nascondo che sono un po’ amareggiato perché vuoi sempre vincere, ma i complimenti vanno a Charles per quanto ha fatto. Disporre di una macchina che va così forte la domenica mi dà gusto». E così grande festa sul podio, con i due piloti accompagnati sul podio dall’ingegnere britannico Ravin Jain, la figura di riferimento delle strategie a Maranello, emblema del cambiamento voluto da Frederic Vasseur.

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