Il bivio di Verstappen: "Red Bull una str..."

Marko incolpa l’auto, Horner cerca di blindarlo, lui pensa a Zandvoort: «Mi sono rilassato in famiglia, bello ricominciare con una gara speciale»

Da imbattibile a plurisconfitto e furioso, al punto da litigare sempre più violentemente via radio con la squadra e sbattere i pugni sulla “Stronza”. Così chiama la RB20 il suo mentore Helmut Marko, che ovviamente lo difende e cerca di trattenere, di nuovo in accordo con Christian Horner. Ma la ripresa del Mondiale di Formula 1 dopo la pausa estiva nella sua Olanda, sulla pista di Zandvoort dove da tre anni (da quando è tornata nel Circus) conquista pole e gran premio) è intoccabile, rappresenta un bivio fondamentale per Max Verstappen. Da quattro gare non vince. Se la Ferrari non è riuscita ad approfittare dei problemi del team di Milton Keynes, la McLaren è diventata la macchina decisamente migliore e la Mercedes tornata al successo. Anzi, ha conquistato tre degli ultimi quattro GP. Al punto che la cavalcata verso il quarto titolo mondiale consecutivo non è certo scontata nonostante i 78 punti di vantaggio in classifica. Ma mancano ancora 10 weekend, a partire da questo. E all’orizzonte ci sono le mosse verso il 2027 della rivoluzione regolamentare e il dopo Lewis Hamilton alla Mercedes, nonostante la carta Kimi Antonelli.

Chiusol il caso Horner

Ecco perché la Red Bull, alle prese anche con gli addii pesanti del geniale Adrian Newey (ci sarebbe anche una mega offerta con “carta bianca” da parte di Flavio Briatore per l’Alpine) e del direttore sportivo Jonathan Wheatley (Audi), s’è ricompattata. Due settimane fa, in piena sosta estiva, è stato chiuso ufficialmente il “Caso Horner, col non accoglimento dell’appello presentato dalla dipendente che aveva denunciato il team principal per comportamenti inappropriati. Prim’ancora è stata tolta la “clausola Marko” dal contratto di Verstappen, ricucendo lo strappo di inizio stagione e ponendo le basi di una sua blindatura di fronte alle sirene Mercedes. E si parla di un riavvicinamento tra le parti, specie con gli eredi di Mateschitz.

Le parole di Horner e Wachè

La vera chiave però è legata alle prestazioni. Max, come ha sempre detto, vuole una macchina che gli permetta di vincere. La RB20, frutto di una inattesa rivoluzione rispetto alla RB19 dominatrice assoluta del 2023, non lo è. A parte il secondo posti di Silverstone, nelle ultime quattro gare Verstappen ha conquistato tre quinti posti. Un disastro per lui. Marko se lo coccola e in un’intervista ad Auto Motor und Sport definisce appunto la monoposto dei pluricampioni del mondo «una stronza che solo Max può domare», specificando: «All’inizio della stagione avevamo una vettura equilibrata che andava bene su tutte le piste, come ora la McLaren. Poi abbiamo preso una strada sbagliata ed è diventata imprevedibile». Conferma-ammissione arriva dal direttore tecnico Pierre Waché: «Abbiamo cambiato la concezione della vettura per allargare la finestra di esercizio, ma purtroppo ci siamo un po’ persi. Forse alla fine dell’anno arriveremo alla conclusione che sarebbe stato meglio sviluppare ulteriormente il concetto che avevamo l’anno scorso». La corsa ai ripari è iniziata con due versioni di pance e fondi a seconda delle piste, ma finora non ha dato i risultati attesi. Un altro pacchetto di sviluppi è atteso per Monza. Si parla di una RB20 “ibrida”, con soluzioni miste tra i concetti 2023 e 2024. Funzionerà? Verstappen per ora fa spallucce e pensa solo al bagno di folla dei prossimi giorni. «È stato un bene passare un po’ di tempo a rilassarsi con la famiglia e gli amici durante la pausa estiva, mi sento rinvigorito e pronto per la seconda parte della stagione - si legge in un comunicato Red Bull -. È bello ricominciare dalla mia gara di casa, c’è sempre un’atmosfera fantastica e i tifosi sono incredibili, è una gara speciale per me. Non vedo l’ora che arrivi il weekend e spero di poter lottare per la vittoria».

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