Inaki Rueda, in Ferrari sbarca lo stratega della Lotus

Il nuovo arrivato, che sia al box o che operi nel "remote garage", dovrà occuparsi di suggerire la tattica da seguire in pista
TORINO - Uno stratega per la Rossa. Dalla Lotus arriva Iñaki Rueda, spagnolo, specialista del settore. E’ possibile che Rueda non vada direttamente alle gare (la Ferrari non ha ancora effettuato nessuna comunicazione ufficiale al riguardo ed è possibile che il nuovo tecnico sia a Sepang), ma sarà in forza al cosiddetto “remote garage”, quella specie di “astronave” che sorge a Maranello e che ha un ruolo chiave nella gestione delle gare. Chi l’ha visitato (il garage) non può che esserne stato colpito: decine di schermi, maxi computer con una capacità di calcolo altissima, atmosfera da fantascienza. Ogni tecnico segue una delle tante funzioni a disposizione, tutti devono interagire strettamente l’uno con l’altro. E, in modo particolare, sono tutti in contatto in tempo reale con il box della Ferrari, ovunque si corra. Tutte le informazioni che vengono raccolte dalla telemetria al box arrivano in tempo reale e le comunicazioni - a voce, ma anche scritte - sono pressoché in tempo reale. C’è uno scarto, a dire la verità, ma siamo nell’ordine dei centesimi (decimi in caso di gare intercontinentali).

«SCATOLA» SENZA FINESTRE - A cosa serve una struttura di gente che vive le gare in questa "scatola" senza finestre e mantenuta a temperatura costante? Serve a elaborare questi dati e a farlo con un maggiore distacco e più freddezza rispetto a chi lavora al box. Nel "remote garage" la gara viene scomposta, quasi - se si passa il termine - vivisezionata, tagliata in tante piccole "fettine". Poi, con strumenti di simulazione avanzatissimi, viene ricomposta in maniera virtuale. Ossia: si cerca di calcolare in maniera scientifica quel che scientifico in teoria non potrebbe essere, cioè la lotta in pista tra piloti che combattono con il coltello tra i denti.

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