Ubisoft presenta Rider’s Republic dedicato agli sport estremi

Il nuovo videogioco sportivo replica fedelmente la strada da appassionato a professionista.
Ubisoft presenta Rider’s Republic dedicato agli sport estremi

Rider’s Republic è un grande campo da gioco multiplayer per gli sport outdoor: bici, snowboard, sci e tuta alare. È un gioco sportivo ma con un suo DNA perché vuole essere un’esperienza social. Il divertimento istantaneo (puoi giocarci anche solo per 5 minuti), l’adrenalina e l’essere fuori dagli schemi sono le sue caratteristiche principali. Tutto in questo gioco è stato pensato per essere condivisibile: eventi, esplorazione, carriera e soprattutto il multiplayer. PvP e Co-Op sono sinergici. Indimenticabile la modalità Mass Race in cui 50 giocatori si sfidano sulla mappa di gioco (in stile battle royale) ognuno con l’attrezzatura che preferisce tra mountain bike, sci, snowboard e tuta alare.

Dalla strada al professionismo

Si inizia il gioco creando il proprio avatar e il suo obiettivo è uno solo: diventare il migliore della Rider’s Republic. Per farlo inizia a gareggiare e con il passare del tempo si sblocca nuova attrezzatura e si attira l’attenzione degli sponsor per trasformare il proprio sogno in una professione. Un punto di riferimento degli sport estremi come Red Bull non poteva mancare visto il suo coinvolgimento nella scena internazionale. In game ci sono anche le loro competizioni per dare vita e autenticità al gioco e uno degli obiettivi più importanti da raggiungere è proprio diventare un’atleta Red Bull, poterne vestire i colori e diventare, in digitale, un’icona degli sport estremi.

Dalla simulazione alla realtà

Nei suoi cinque anni di sviluppo i developer hanno messo una tuta da mocup (che traduce in digitale i movimenti reali) a piloti di bici, esperti di tuta alare e professionisti dello sci e dello snowboard. Hanno anche dovuto simulare le condizioni in cui questi sport sono praticati per ricreare esattamente la fisica di ogni ambiente e di ogni interazione. Markus Eder, atleta RedBull campione di sci freestyle, dopo una prima prova del gioco, ha raccontato che "io non gioco tantissimo ai videogiochi ora ma noi da piccolini compravamo i primissimi titoli sul freestyle e li usavamo per studiare i salti e i trick ma erano di bassissima qualità: qui è tutto un altro livello e sono certo che saprà ispirare tantissimi giovani".

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