EVO è l’acronimo per Evolution Championship Series, un torneo più simile ad una convention in cui ci si sfida solamente ai cosiddetti picchiaduro, cioè titoli come Street Fighter o Tekken. L’evoluzione di questo genere di videogiochi è curiosa: sono tra i capostipiti del competitive gaming permettendo alla community di sfidarsi dall’epoca delle sale giochi, quindi dagli anni 80. Con l’avvento di internet però la loro popolarità come esport ha perso avvenenza a causa delle connessioni: sono titoli in cui è estremamente importante non avere LAG, ovvero ritardo nel segnale tra l'input dato dal giocatore e l'output restituito dalla macchina, pena l'ingiocabilità del match ad armi pari.
Dal Giappone all'Italia
Gli eventi dedicati ai vari titoli di questo genere sono quindi molto attesi e partecipati dagli appassionati. L’EVO, ad esempio, si tiene storicamente in Giappone ed è un torneo in cui i vari specialisti di ogni titolo possono ritrovarsi e divertirsi, eleggendo nel frattempo il più forte giocatore del mondo attirando migliaia di partecipanti. Seguendo questa formula Fabrizio “Bode” Tavassi e Simone “Magistrix” Balbi hanno costruito, in Italia, un evento che è diventato oggi uno dei punti di riferimento europei della community. Durante il weekend del 10 e 11 settembre l’ultima edizione del loro Only The Best ha richiamato a Napoli circa 400 giocatori impegnati a sfidarsi in Tekken 7, Super Smash Bros e Guilty Gear Strive.
Più di 20 paesi presenti
La filosofia dell’evento ha messo al centro i giocatori che hanno mostrato un apprezzamento fuori dall’ordinario: erano presenti giocatori da 20 paesi diversi compreso il Pakistan, oggi patria del pluricampione del mondo Arslan Ash. Purtroppo nessun italiano in gara è riuscito ad arrivare nella top8 anche se rimane il rammarico per lo stesso Bode: essendo organizzatore non ha voluto partecipare per professionalità nonostante sia uno dei giocatori di Tekken più forti al mondo.
Dalla community per la community
Rimane la grande soddisfazione per un evento organizzato sul suolo italiano di rilevanza internazionale: probabilmente una delle chiavi del successo è stata proprio la formula “dai giocatori per i giocatori”. Modalità di torneo snelle ma competitivamente accattivanti con arbitri internazionali molto preparati, montepremi adeguato (5000€) e streaming realizzato dallo stesso service del Tekken World Tour e trasmesso sul canale principale al mondo per il genere di riferimento, quello del TeamSp00ky. Un vero e proprio evento corale che ha coinvolto i principali attori del settore dei picchiaduro impegnati a raggiungere un risultato comune e condiviso. Una bella abitudine che speriamo venga adottata presto anche da tutti gli altri eventi esport nazionali.