Mentre il Roland Garros, uno dei quattro tornei più importanti nel mondo del tennis insieme a Wimbledon, Flushing Meadows e all’Australian Open, si avvia alla sua terza e ultima settimana di sfide, all’Open di Francia un torneo si è già concluso e ha dichiarato il proprio vincitore. Si tratta di William “Fozzy” Foster, britannico che ha bissato il successo dell’anno precedente superando in finale il cinese Shenghao “Kafe” He nella splendida cornice del campo centrale di Parigi, il Philippe-Chatrier.
Dal Roland Garros alle Olimpiadi
Dalle qualifiche fino alla finale hanno partecipato al torneo oltre 400.000 giocatori, tutti appassionati di Tennis Clash, videogioco mobile che è stato inserito dal Comitato Olimpico Internazionale anche alle prossime Olympic Esports Series, in accordo diretto con la Federazione Internazionale del Tennis, e che conta 120 milioni di download. La stessa Federtennis francese, tramite le parole del presidente Gilles Moretton, ha confermato l’interesse nell’esports: “Questo torneo ha superato tutte le nostre aspettative, sia in termini di partecipanti che di spettatori”.
Un “open” per tutti
Tra i giocatori partecipanti anche il finalista dello scorso anno, Anass Benghazi, intervistato su Esportsmag.it. 35 anni, ha iniziato a giocare per puro divertimento poco prima dell’inizio della pandemia da coronavirus. “Quando qualcuno intraprende uno sport e ha un minimo di interesse nei videogiochi, è più incline a provare il gioco corrispondente. Io ad esempio gioco a tennis da quando avevo 12 anni, è stato parte della mia vita e ho partecipato a numerosi tornei a livello amatoriale. E sinceramente non ho notato differenze: è solo questione di dedizione e di quanto tempo e sacrifici investire nell’imparare le tattiche, che sia uno sport o un esports non fa alcuna differenza”.
Il commento esports
Al commento per la fase finale erano presenti sia l’ex tennista francese Gilles Simon che i due influencer d’oltralpe LittleBigWhale e Rivenzi. A quest’ultimo abbiamo chiesto se sia più difficile commentare un match di tennis o di etennis: “Non è una domanda banale perché penso che i videogiochi necessitino più educazione, abbiamo il dovere di renderlo fruibile a più persone possibile sia che sia un titolo per smartphone, pc o console. E poi la velocità con cui i player prendono le decisioni e le eseguono è eccezionale”.
La scena femminile
Tra i partner del torneo anche Women in Games France, associazione che si occupa di favorire l’inserimento delle donne nei videogiochi. “Siamo state davvero entusiaste di partecipare a questo progetto con la Federazione francese”, ha raccontato Morgane Falaize a Cecilia Ciocchetti su Esportsmag.it. “D’altronde abbiamo gli stessi obiettivi: dare più visibilità e più opportunità alle donne di competere negli esports. Per questo motivo abbiamo creato un qualifier dedicato esclusivamente a loro”.