Cambio importante per il Circuito Tormenta italiano, la competizione dedicata alla scena amatoriale e grassroots, che passa interamente sotto l’operato dell’organizzazione nonché media company Qlash. Rispetto ai due anni precedenti, quindi, durante i quali a organizzare le varie competizioni erano state Pg Esports, Progaming Italia e Qlash, rispettivamente per League of Legends, Valorant, Teamfight Tactics e Wild Rift (queste ultime due in mano a Qlash), dal 2023 sarà interamente Qlash a gestirli tutti.
L’edizione 2023
Riot Games ha confermato il Circuito Tormenta anche per il 2023 e questa è un’ottima notizia: l’attenzione dell’azienda per la crescita di un ambiente competitivo per i giocatori non di prima fascia e per coloro che si avvicinano al competitivo è senza dubbio fondamentale per la diffusione stessa degli esports. Questa edizione però vedrà un unico partner per tutti i titoli, come anticipato: i Qlash. Tutti i dettagli del nuovo Circuito Tormenta 2023 verranno svelati in una livestream dedicata: l’appuntamento il 5 febbraio alle ore 14.30 sui canali Twitch di Riot Games e di Paolocannone.
Tale decisione segna un importante cambio di strategia che va a creare una netta divisione gestionale tra i circuiti amatoriali e professionistici, seppur mantenendo la connessione per la crescita di team e giocatori. Inoltre ci sarà una modifica al formato delle competizioni che permetterà così di allineare il calendario del circuito amatoriale a quello professionistico, “al fine di facilitare e ottimizzare il percorso verso le leghe maggiori, offrendo a nuovi giocatori e nuovi team tutti gli strumenti utili per entrare nel mondo dell’esport professionistico, qualora lo desiderassero”, si legge nel comunicato.
Quando si comincia
Il nuovo formato prevede l’inizio dell’anno competitivo a settembre, per poi vederlo terminare il luglio seguente. La prima stagione sarà però “compressa” nei primi mesi del 2023 in modo da poter allineare il calendario al nuovo ciclo. “Con l’introduzione del Tormenta in Italia, ci siamo sempre prefissati due grandi obiettivi”, ha dichiarato Carlo Barone, Brand Manager di Riot Games. “Fornire alla community italiana una struttura competitiva aperta a tutti, che potesse regolarizzare tutte le attività, amatoriali e grassroot, sui nostri titoli, e creare una vera e propria fucina di talenti nazionali che, con il giusto impegno e dedizione, potesse realmente aprire la strada verso il professionismo”.
“L’introduzione della Challengers di Valorant ci ha permesso di chiudere il cerchio e determinare chiaramente il ruolo dei nostri partner sul territorio”, ha proseguito Barone. “La scelta di Qlash come partner unico del circuito spinge infatti in questa direzione, vista la loro vicinanza con la community Riot che, siamo sicuri, sarà in grado di portare all’interno del Tormenta sempre più giocatori desiderosi di divertirsi e mettersi alla prova”.
A chi si rivolge il Tormenta
Il Circuito Tormenta, arrivato ormai alla sua terza edizione italiana, è un grande progetto di Riot Games che vuole aprire la competizione a tutti i livelli. La partecipazione è aperta a tutti i giocatori non professionisti dei titoli Riot Games, pronti ad affrontare una competizione strutturata su più livelli. Come negli anni precedenti, diversi eventi, tanto offline quanto online, si svolgeranno durante tutto il corso dell’anno, e comprenderanno in primo luogo gli eventi ufficiali del Circuito, che sarà tuttavia anche aperto alla possibilità di integrare eventi organizzati dalle community italiane di LoL, Valorant, Teamfight Tactics e WildRift.
La partecipazione di giocatori e team alle diverse tappe garantirà loro la collocazione in una vera e propria graduatoria nazionale e i migliori di questa graduatoria avranno infine accesso a una lega amatoriale dedicata per stabilire chi sarà veramente degno di aspirare al prossimo gradino della piramide competitiva. “Siamo molto felici di poter consolidare la collaborazione con Riot dando il nostro apporto ad un progetto che si sposa così bene con la nostra filosofia. Organizzare un evento che si propone come anello di congiunzione tra il competitivo e la community è la naturale evoluzione del lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi anni e che abbiamo intenzione di continuare a fare, con crescente impegno e attenzione”, ha infine commentato Luca Pagano, Ceo e co-Founder di QLASH.