Se la post-season rappresenta in tutto e per tutto le emozioni della lega madre, The Ticket, con la sua magia, ricorda un po' le sensazioni dei tornei NCAA a eliminazione diretta: tutto può succedere, anche che l'ultima squadra in classifica elimini i favoriti, come successo l'anno scorso coi Knicks. Il premio in palio per i vincitori è la qualificazione diretta ai playoff, indipendemente dalla posizione sulla griglia all'ultima giornata.
Quest'anno non si è consumata nessuna favola di Cenerentola: la vittoria ha arriso ai Warriors Gaming Squad, che fanno un bel filotto (e si portano a casa un'altra bella fetta di montepremi) dopo aver già vinto il precedente torneo The Turn - competizione che in effetti aveva proprio segnato una svolta nella stagione dei Warriors, da allora stabilmente ai vertici della classifica. Una prova di forza, dunque, per la franchigia con sede a Oakland, che serve anche un po' da riscatto per il destino dei cugini Golden State Warriors, battuti nelle Finals della NBA dai Toronto Raptors e beffati dagli infortuni di Kevin Durant e Klay Thompson. I Warriors Gaming Squad occupano già una posizione utile per la qualificazione alla post-season, ma avendo staccato “il biglietto” potranno affrontare con molta serenità la battaglia che sicuramente imperverserà tra le prime otto posizioni in queste ultime quattro giornate di regular season. Vista la loro capacità di alzare il livello di gioco nei tornei, i Warriors schizzano tra i favoriti per la vittoria finale.
Nella partita decisiva, hanno avuto la meglio sui Pacers Gaming, una squadra che forse avrebbe beneficiato ancora più di loro di un biglietto per i playoff. Proprio la settimana scorsa parlavamo di come il team di Indiana attraversasse una fase di stanca dopo l'esordio brillante, e fosse in cerca di una nuova scintilla per il finale di stagione – una scintilla che, a questo punto, forse arriverà comunque sulla scia di questo ottimo secondo posto. Nulla da recriminare per loro: la finale è stata combattuta, 59 a 49 per i Warriors, che hanno saputo disinnescare un caldissimo Let'sGetItRamo.
Le squadre di basso profilo, stavolta, non sono riuscite cambiare passo per tentare la vittoria a The Ticket. Tra le prime classificate troviamo validi team come 76ers, Magic Gaming, Cavs Legion, e Raptors Uprising – che hanno inscenato un remake delle Finals NBA nei quarti di finale contro i Warriors. Unica eccezione i già citati Knicks, che hanno riprovato il miracolo del 2018: riscattare una stagione disastrosa – attualmente sono ultimi nella graduatoria – ottenendo il famigerato biglietto per i playoff. Stavolta però il loro sogno si è infranto in semifinale.
TOP. Nel caso di The Turn, l'MVP del torneo era stato Type, roccioso big man dei Warriors. Stavolta però il merito della vittoria va distribuito ancora più equamente, per un quintetto che fa del gioco di squadra il suo punto forte e che non ha bisogno di stelle per brillare. Il titolo di MVP va a Bsmoove, autore del canestro decisivo nei quarti di finale, ma la vera protagonista è stata la difesa dei Warriors, tenace e impeccabile.
Meritano una menzione anche i Pacers e nello specifico Let'sGetItRamo, o Ramo per gli amici, MVP morale del torneo: un autentico schiacciasassi, con oltre 24 punti di media – ma limitato a 12 nella finale dalla morsa stritolante dei Warriors.
FLOP. I Blazer5 hanno un problema coi tornei? A questo punto è legittimo chiederselo. In regular season seguono il copione dello scorso anno e viaggiano appaiati ai Mavs in testa alla classifica. Poi c'è il fenomeno MamaI'mDatMan, capocannoniere della lega e primo candidato al trofeo di MVP. Eppure, in tutti e tre i tornei disputati finora (The Tipoff, The Turn e The Ticket) la squadra di Portland registra una deludente eliminazione al primo turno. Preoccupante, perché negli scorsi playoff – affrontati da favoriti assoluti – i Blazer5 vennero proprio estromessi a sorpresa nella prima partita.
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