Twitch, ecco qual è il "problema" secondo la streamer Pokimane

Il noto volto della piattaforma Amazon parla di contenuti e di categorie in seguito alle polemiche sulle hot tub e gli Asmr.

Alcuni streamer hanno un seguito così grande che ormai qualsiasi loro dichiarazione assume un peso notevole. Questo è il caso anche di Pokimane, Imane Anys all’anagrafe, che non è solamente una delle streamer più apprezzate e seguite su Twitch ma ormai anche una figura pubblica la cui opinione conta nel mondo del gaming e dell’intrattenimento digitale. Così è avvenuto anche con la sua presa di posizione sulle recenti polemiche riguardandi i contenuti un po' spinto, apparsi negli ultimi mesi sulla piattaforma di live-streaming di Amazon. In particolare parliamo della categoria hot tub, in cui ragazzi o ragazze parlano di vari argomenti trasmettendo (in costume) da piscine o vasche idromassaggio, e della  categoria Asmr, categoria recentemente abbracciata da molti streamer proveniente dalla precedente.

Il problema secondo Pokimane

Si tratta di una polemica cresciuta nel tempo che ha attirato sempre più l’attenzione, ponendo molti punti interrogativi su quali contenuti siano realmente concessi su Twitch e quali siano i reali limiti della piattaforma. Pokimane, in quanto uno dei volti più visibili, non ha avuto certo timore nel dire la sua su tale argomento. Secondo la streamer il problema principale non risiede tanto negli streamer che propongono contenuti controversi o in chi li guarda ma nella stessa piattaforma di Amazon che ha un problema nel catalogare i vari contenuti proposti: “C’è un problema con Twitch quando si tratta di organizzare e gestire questo tipo di contenuti sulla piattaforma. Era chiaro che, in un modo o nell’altro, i creator di questo tipo di contenuto avrebbero trovato un nuovo modo per farlo raggiungere al pubblico.”

Da una categoria all’altra

Se inizialmente i contenuti da hot tub non avevano una propria categoria, inseriti semplicemente su Just Chatting e, quindi, in un enorme generico contenitore, una volta categorizzato e delineato quel tipo di contenuto, chi voleva continuare a offrire uno streaming definito controverso, leggasi “spinto”, ha semplicemente cambiato categoria spostandosi su Asmr. In alcuni casi ricevendo anche dei ban temporanei, come abbiamo già riportato alcuni giorni fa qui.

Una bomba a orologeria

“Era chiaramente una bomba a orologeria”, ha proseguito Pokimane su Twitch. “E io l’avevo anticipato. Quando abbiamo parlato della nuova moda delle vasche idromassaggio avevo affermato che chi avesse ricevuto un ban sarebbe semplicemente passato a un’altra categoria. Questi content creator trovano in ogni caso sempre un nuovo modo per portare i loro contenuti. Spero solo che questo non diventi presto Youtube, dove alcuni contenuti sono etichettati come per adulti.

Contenuti per adulti su Twitch?

Attualmente infatti su Twitch non esiste una categoria di “contenuti per adulti” e il rischio è che possano finire in questo nuovo contenitore anche contenuti che normalmente potrebbero rimanere accessibili a tutti, imponendo di fatto un maggiore controllo. Secondo Pokimane il problema nasce proprio della decisioni di Twitch: “Hanno cercato di risolvere il problema partendo dal sintomo e non dalla radice dello stesso. Questo è un problema che nasce dalla mancanza di una migliore categorizzazione del contenuto e per la sua erronea gestione.”

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