Triestina: con Tesser per un'Alabarda spaziale

I giuliani, dopo aver rischiato di finire in Serie D, sono stati rilevati da un fondo statunitense che per risorgere ha scelto il tecnico esperto di promozioni dalla C alla B, avrà due anni di tempo per provarci
Triestina: con Tesser per un'Alabarda spaziale© LAPRESSE

TORINO - Chi ama il calcio, non può che soffrire per le stagioni difficili che vive da tempo un club storico, anzi di più, leggendario, com’è la Triestina. Da anni all’Alabarda si programma un ritorno in grande stile nel calcio che conta. Ma ogni volta si deve fare i conti con fallimenti eclatanti, non solo sportivi, anche societari, nonostante le ambizioni con cui ogni volta si approccia alla stagione. Anche un anno fa si sperava di riconquistare quella B che a Trieste manca dal 2011. E invece si è andati ad un soffio dalla perdita della C, con la salvezza maturata soltanto ai playout, in cui l’Alabarda ha mantenuto la categoria ai danni del Sangiuliano City. Negli ultimi anni, fra tanti flop, ha avuto un peso enorme quello del 2019, quando la Triestina perse la finale playoff col Pisa per andare in B: pareva fatta dopo il pari in Toscana dell’andata e invece l’Alabarda al ritorno perse in casa, una serata maledetta che ancora ferisce la tifoseria giuliana, c’è voluto tantissimo a Trieste per metabolizzarla. Ma stavolta, la musica potrebbe essere davvero cambiata.

Triestina, cambio di proprietà

Ai primi di luglio la Triestina è stata acquistata dal fondo statunitense Lbk Capital LLC, nuovo amministratore unico del club è il 36enne Benjamin Lee Ronsenzweig, di Atlanta. E per dimostrare che coi nuovi padroni si farà sul serio, in panchina è stato chiamato Attilio Tesser, il più grande specialista di promozioni dalla C alla B. Il tecnico originario di Montebelluna ma che da decenni risiede a Udine, ha appena chiuso un positivo biennio col Modena, portato in B al primo colpo, poi salvato nella categoria, con qualche rimpianto perché la squadra, che mai aveva rischiato di essere risucchiata nella bagarre salvezza, poteva anche disputare i playoff. Tesser era legato al club emiliano ancora per un anno e non aveva nessuna fretta di tornare in panchina. “O trovo un bel progetto che mi conquista, oppure resto fermo per un anno”, faceva sapere soltanto un mese fa mentre continuava a rifiutare offerte provenienti da B e C. Poi è spuntata quella dell’Alabarda e Tesser ha sentito un richiamo irresistibile. “Quando sei alla Triestina, la categoria non conta nulla”, ha spiegato, “è una scelta che ho fatto col cuore”. Già, perché l’Alabarda, vent’anni fa, è stata il trampolino di lancio della carriera di Tesser. Vi era giunto dopo aver esordito nel professionismo da primo allenatore nel Sudtirol, in C2: al primo anno a Trieste sfiorò la A, il secondo si salvò, risultati che i tifosi giuliani mai hanno dimenticato. Ma soprattutto, negli anni successivi, Tesser si conquista la fama di grande esperto in promozioni dalla B alla C, tutte al primo colpo. La prima la conquista col Novara, nel 2010: riporta i piemontesi in B dopo 33 anni e poi la stagione successiva in A, che a Novara mancava da 55 anni, cioè dai tempi di Silvio Piola. In quel biennio disponeva di un'ottima squadra, fu quasi normale vincere la C, il capolavoro fu andare in A vincendo i playoff della B. L’ascesa più incredibile è quella che realizza nel 2017: riporta la Cremonese nella seconda serie con una clamorosa rimonta sull’Alessandria, a cui recupera una decina di punti. Due anni dopo, Tesser fa la storia del Pordenone che con lui raggiunge per la prima volta la B: in quella stagione i ramarri friulani non partivano favoriti, c’erano squadre sulla carta più forti ma Tesser se le mette tutte alle spalle e poi, in B, pur con mezzi ridotti, porta il Pordenone vicino alla A, è eliminato (con tanti rimpianti) in semifinale playoff dal Frosinone. L’ultima ascesa è quella del 2022 col Modena, al termine di un testa a testa mozzafiato con la Reggiana. E qui Tesser mostra tutto il suo manico: parte con qualche difficoltà, si sussurra che rischi il posto, poi la squadra ingrana, mette insieme, fra ottobre e gennaio, 14 vittorie di fila (record per la C), un primato che ha connotati leggendari: in alcune partite Tesser si ritrova senza attaccanti disponibili e allora che fa? Schiera come centravanti Azzi, terzino italo-brasiliano appena salito in A col Cagliari, che lo ripaga con gol, assist e vittorie fondamentali per vincere il duello con la Reggiana. E ora la Triestina. Il rammarico maggiore che vive in queste ore Tesser, è quello di essere partito in ritardo rispetto alla concorrenza che, in attesa si ufficializzi la composizione del girone A della Serie C, sarà folta e qualificata. Ma il programma è biennale, come il contratto che ha firmato col suo staff (dove anche il vice Strukelj e il preparatore die portieri Cortiula sanno bene cosa vuol dire militare per l’Alabarda). Quindi, ufficialmente, si lotterà per la B più nel 2024/25 che nella prossima stagione. Ma ci si proverà lo stesso, cercando di tenere i fari spenti, perché le imprese fatte in passato dall’uomo di Montebelluna, il cui calcio è riassumibile in una sola parola (equilibrio), fanno ben sperare il popolo dell’Alabarda. Che con Tesser può tornare ad essere spaziale. Almeno a giudicare dal primo colpo di peso fatto dalla nuova proprietà: dal Pescara è in arrivo il bomber argentino Facendo Lescano, 26 anni, nella scorsa stagione 20 gol e 6 assist in 38 gare.

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