TORINO - Gaston Pereiro, pensaci tu. La Ternana è alle prese con una salvezza in B non semplice da conseguire, traguardo che peraltro era in preventivo già la scorsa estate. Perché col passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi, l’obiettivo poteva solo essere il mantenimento della categoria, visto il ridotto budget a disposizione e una squadra in gran parte fondata su giovani promettenti da lanciare. C’è da dire che, in rapporto alla rosa, questa Ternana sta facendo meglio di quella della passata annata, che partiva con qualche ambizione e che finì per salvarsi solo all’ultimo, con qualche patema di troppo. Nel 2023/24 invece, le Fare avevano iniziato malissimo con Lucarelli in panchina e sembravano destinate al ritorno in quella C lasciata nel 2021. Poi l’avvento di Breda in panchina, allenatore pragmatico e sottovalutato, ha rilanciato le quotazioni della Ternana. Se il campionato finisse oggi, gli umbri disputerebbero i playout con l’Ascoli, traguardo tutt’altro che disprezzabile, viste le iniziali premesse. Tuttavia, il successo di sabato scorso sul Cosenza, ha portato la Ternana a soli tre punti dalla salvezza diretta, coinvolgendo anche gli stessi calabresi che col ritorno di Viali in panchina speravano di dire la loro nella lotta playoff. Niente di tutto ciò, proprio per quella vittoria della Ternana che ha cambiato il volto della classifica nella zona calda. E chi l’ha decisa quella partita? Proprio l’uruguaiano Gaston Pereiro, giunto in prestito dal Cagliari al mercato di gennaio. Pereiro, 29 anni il prossimo 11 giugno, è un trequartista di piede mancino che non c’entrerebbe nulla con la B italiana. Nato a Montevideo e cresciuto nel Nacional, nel 2015 passava al Psv Eindhoven per 7 milioni per poi approdare nel 2020 al Cagliari per 10. Sull’Isola, il feeling non è mai veramente sbocciato. Ma il giocatore ci sarebbe tutto. Vedere e rivedere la prima giornata della scorsa stagione di B: il Cagliari è di scena a Como, sta perdendo 1-0 e all’ultimo minuto del recupero, Gaston sfodera un sinistro sublime che s’incastra sotto l’incrocio dei pali, forse il più bel gol della passata annata, che evitò a quel Cagliari di iniziare il campionato con una sconfitta. In questa stagione però, Ranieri non l’aveva mai utilizzato e al massimo andava in panchina. Poi, dal suo arrivo a Terni, è tutta un’altra musica. La sua prima uscita per le Fare, fa impazzire i tifosi umbri: Pereiro, il 20 gennaio, nel 3-1 al Cittadella mostra quanto sarebbe di un’altra categoria, un gol lo segna lui (e che gol), negli altri due fornisce l’assist. Un risultato che risveglia la piazza, da quel giorno si capisce che la Ternana potrebbe davvero salvarsi. Poi sono seguite sue prove meno memorabili (per non dire da dimenticare). Però nel frattempo Pereiro porta altri sei punti alla causa umbra: va in gol nello storico 3-2 con cui la Ternana s’impone a Palermo il 27 febbraio, finché decide la sfida col Cosenza col suo solito sinistro dinamitardo. Insomma, sostanzialmente, da lui possono arrivare le giocate-salvezza, oltre ai gol - già 9 - del giovane Raimondo (in prestito dal Bologna) che però non è ancora uscito ad andare a segno nelle gare interne (un’inezia, l’importante è che il calcio italiano possa contare su un 2004 così promettente). Alla ripresa del 1° aprile, quando nel giorno di Pasquetta tutta la B scenderà in campo, la Ternana sarà di scena a Marassi, cioé uno degli stadi più belli e importanti della B. E chissà quale Gaston Pereiro vedremo. Il cosiddetto Tempio del Ferraris andrebbe onorato al meglio dal suo sinistro fatato.