Sos Samp: adesso rischi grosso

Col 5-1 rimediato dal super Sassuolo, è dura immaginare che i blucerchiati possano disputare anche solo i playoff: c'è solo da pensare a salvarsi. Sottil vicino all'esonero
Sos Samp: adesso rischi grosso© LAPRESSE

TORINO - Commoventi, i tifosi della Samp, che s’erano recati in massa al Mapei Stadium per provare a tener viva la fiammella blucerchiata. Hanno urlato quasi sino all’ultimo, per tutta la partita si sono sentiti solo loro e forse sono l’unica cosa da salvare di questa sciagurata annata blucerchiata. "Meritiamo di più", urlavano nel finale assieme ai canti finali dell'ennesima contestazione alla squadra. Perché il super Sassuolo ci ha messo troppo poco per confermarsi di un’altra categoria rispetto alla Sampdoria, il 5-1 finale dice già tutto. Del resto, le due squadre arrivavano all’appuntamento coi neroverdi che avevano il doppio dei punti dei blucerchiati (34 a 17) e adesso dunque il divario è di 20 punti tondi tondi. Non poteva essere una partita in casa della capolista, destinata a dominare sempre di più il campionato, alla quinta vittoria di fila, a mutare le sorti della squadra di Sottil. Però questo ko, il settimo stagionale in sedici uscite, certifica una volta per tutte che la Sampdoria di Manfredi, costruita in estate per “mangiarsi” la B, alla resa del campo, non è neanche un abbozzo di squadra. Lo dimostra l’andamento stesso della stagione. Una volta che la squadra s’è smarrita, era difficile, per non dire impossibile, cogliere margini di miglioramento, una crescita che lasciasse ben sperare. E adesso la classifica inizia a mettere paura. Oggi la Samp è nei pressi della zona playout. O, per meglio dire, al centro di un gruppone di almeno dieci squadre che dovranno lottare per la salvezza: tre retrocederanno direttamente, la quarta arriverà dalla sfida playout tra sedicesima e diciassettesima classificata, cinque si salveranno direttamente. Ipotizzare oggi che a fine stagione la Samp possa essere fra queste cinque, è puro azzardo, sono mesi che la casa blucerchiata è in fiamme e i pompieri non sono ancora arrivati. Adesso il nome di Sottil finirà ancora nel tritacarne: la piazza lo ha scaricato da almeno un mese e la società non l’hai mai sostituito, lasciando che si diffondesse il dubbio che in realtà, il dt Accardi e il patron Manfredi, in realtà non sappiano che pesci prendere. Ma una cosa è certa. Qualsiasi cosa accada nelle prossime ore, chiunque possa guidare la Samp dalla prossima partita, in ogni dichiarazione dovranno sparire i sogni di gloria che si coltivavano in estate. I blucerchiati devono pensare solo a salvarsi e data la situazione attuale, non sarà per niente semplice. Anche perché il calendario, da qui alla fine del 2025, è assai tosto. Sabato a Marassi sbarca lo Spezia che sinora ha perso una sola partita ed è terzo a -4 dal Sassuolo. Domenica 22 i blucerchiati saranno di scena allo Zini di Cremona (può essere una speranza il fatto che i grigiorossi sono molto altalenanti, vedi il ko interno appena rimediato dalla Reggiana); la sera di Santo Stefano la Samp ospiterà la sorprendente Carrarese (sabato ha battuto il Palermo, l'altra grande malata della B) e sarà d’obbligo evitare le figuracce che i tifosi blucerchiati in questa stagione hanno già vissuto al Ferraris; quindi il 2024 si chiuderà il 29 dicembre, quando a Marassi sbarcherà il Pisa di Filippo Inzaghi, vice capolista della B a - 3 dal Sassuolo. Cioé dove più o meno avrebbe dovuto essere, nelle speranze estive, la Sampdoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...