TORINO - Che Samp sarà con Pirlo? Riuscirà a fare un campionato di vertice e a tornare in A dopo un anno? (“Only one year”, direbbero i cugini del Genoa che ci sono riusciti lo scorso maggio). L’aspetto ambientale avrà un grosso peso. Spesso, chi retrocede dalla A, deve fare i conti con una serie di scorie che la caduta in B porta con sé e che talvolta fanno fallire la stagione. Alla Samp però, è diverso. Si è appena scampato il pericolo della sparizione dal calcio professionistico, scongiurando la ripartenza dai dilettanti, magari anche con un nome diverso. Dunque, i blucerchiati, più che retrocessi, con l’iscrizione alla B hanno guadagnato almeno due categorie, sarà importante avercelo sempre in testa. Se non tre categorie, perché probabilmente, senza l’ingresso in società del duo Radrizzani-Manfredi, i blucerchiati sarebbero dovuti partire dall’Eccellenza ligure perché ci sarebbe una condizione per essere iscritti in sovrannumero in Serie D: bisogna essere l’unica espressione calcistica cittadina e non è il caso della Samp. Insomma, lo scampato pericolo deve essere sempre alla base della prossima stagione, in attesa che venga varata una squadra che possa puntare ai primi due posti, cioè alla A diretta. In tal senso, quando si chiuderà il passaggio di proprietà (che sarà completato a settembre), sarà importante per la saldezza del futuro blucerchiato, che si concretizzi al più presto l’ingresso del Psg di Al Khelaifi e di altri soggetti nel capitale societario. Anche se i primi nomi giunti in blucerchiato dal mercato, fanno ben sperare: Pirlo, Borini e Ricci, fino a Barreca e Girelli (reduce da un grande campionato in C col Lecco), lasciano intuire che sarà una Samp competitiva. Arrivassero anche Barrenachea e Frabotta (che proprio Pirlo lanciò nella Juve) la squadra inizierebbe ad avere connotati da tenere d’occhio. Anche perché non vanno trascurati certi giovani prospetti che si affacciano a questa Samp dopo essere stati in giro in prestito, potrebbero anche stupire. Il più interessante (e più pronto) è la mezzala sinistra Leonardo Benedetti, 23 anni, il Bari, già alle prese con una non semplice rifondazione, avrebbe fatto carte false per averlo ancora in prestito. Benedetti è colui che, con un gran gol ha portato a giugno i pugliesi in finale playoff, stendendo nella semifinale di ritorno il Sudtirol, nonostante pugliesi fossero in inferiorità numerica. Giocatore in rampa di lancio, potrebbe essere già da A (da cui potrebbero arrivare offerte). Uno che aveva non poche richieste in B (Ascoli, soprattutto) è l’ala sinistra Marco Delle Monache, 18 anni, acquistato un anno fa dal Pescara e lasciato lì nella scorsa stagione in prestito, negli ultimi playoff di C ha fatto numeri e gol da funambolo, è forse il miglior 2005 d’Italia. Nel primo test della Samp, il 7-0 alla Rappresentativa Valtellinese, Pirlo lo ha schierato nella formazione varata nella ripresa, ha fatto una doppietta, altro bel gol nel test di ieri contro il Rapperswill Jona, dando l’impressione che sarà meglio pensarci bene prima di darlo eventualmente in prestito a qualche rivale in B. E una doppietta nella prima uscita l’ha fatta anche Matteo Stoppa, 22 anni: lo lanciò da giovanissimo il Novara e passò dalla Primavera Juve e da quella Samp. Negli ultimi anni ha svolto un solido praticantato in C (79 presenze, 11 gol e 11 assist) e forse non andrebbe tagliato a priori, potrebbe tornare utile. Stesso discorso per il terzino sinistro Simone Giordano, 21 anni, genovese: uscito dalla Primavera blucerchiata aveva giocato a Piacenza e in B ad Ascoli (18 presenze), si sta disimpegnando bene nelle prime uscite, può tornare utile anche lui. Certo, poi per la A servono nomi di peso, soprattutto specialisti della categoria. Ma intanto Pirlo lavora su 4-3-3 propositivo, che faccia scattare l’amore della tifoseria dopo una stagione devastante e che faccia superare di slancio la penalizzazione con cui i blucerchiati inizieranno la B (l’udienza è fissata il 27 luglio).