TORINO - Alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali, la 5ª giornata di Serie B avrà una chiusura col botto. Nelle quattro partite di domenica alle 15, infatti, la Salernitana avrà la possibilità di levare il 1° posto al Pisa, atteso nella bolgia dell’Arechi, per una gara che dirà molto su quanto il primato della squadra di Filippo Inzaghi - in coabitazione con Spezia e Juve Stabia -abbia solide fondamenta. Archiviata in tempi tutto sommato ristretti il disatroso finale della scorsa stagione, culminato con la perdita della Serie A con largo anticipo, la Salernitana di Martusciello sta venendo fuori a fari tutto sommato spenti. Si tende a guardare ancora alle big, o presunte tali, le 4 squadre che avrebbero dovuto contendersi il vertice: Palermo, Sampdoria, Sassuolo e Cremonese che però sono perlopiù staccate dalla vetta mentre poco si evidenzia come il Cavalluccio campano, nonostante abbia perso già due volte, nonostante sia alle prese con un complesso passaggio di proprietà da Danilo Iervolino all’architetto Roberto Busso (di origini piemontesi) e nonostante una rosa notevolmente rivoluzionata dopo la sessione estiva di mercato, e ancora lì, con la possibilità di andare a condurre il gruppone delle venti squadre, per ora ancora abbastanza compatto, non ci sono né formazioni a punteggio pieno, né a zero punti. E così ha quasi buon gioco la Salernitana dell’ischitano Giovanni Martusciello, 53 anni, uno che da centrocampista - soprattutto dell’Empoli - correva per due (Corsi lo mise sotto contratto durante una vacanza a Ischia), che ora ci sta provando sul serio a fare l’allenatore in proprio, assunto dalla Salernitana lo scorso 4 luglio, dopo essere stato a lungo collaboratore di altri: Maurizio Sarri, Marco Giampaolo, Luciano Spalletti. La sua avventura è iniziata il 17 agosto con la rocambolesca vittoria interna sul Cittadella, coi veneti ribaltati nei minuti di recupero (2-1); proseguita il 24 agosto col ko di Bolzano, col Sudtirol che vince 3-2 nel recupero; esaltandosi, il 27 agosto, nella 3ª giornata per aver ribaltato, con lo stesso risultato, in un’Arechi pazzo di gioia, la Sampdoria di Pirlo che dopo quel 3-2 verrà allontanato dai blucerchiati; sino all’ultima uscita, il ko del 1° settembre a Mantova, dimostrando che quest’anno più che mai, in Serie B si può vincere e perdere da chiunque o quasi. Mentre si giocava, la rosa veniva rifondata e gran parte dei giocatori del ciclo in Serie A se ne andavano, arrivavano 11 elementi. Alcuni da rilanciare come Kallon, Ghiglione e Soriano. Ci sono poi vecchi marpioni del calcio italiano come Verde e Torregrossa. Altri tutti da scoprire come Vethuis, Braaf e W?odarczyk e riscoprire come Ferrari e Hrustic. Per arrivare dove? Riparliamone al termine della sosta, dopo che la Salernitana si sarà confrontato col Pisa di Inzaghi e aver provato a bergli il primato in classifica. A quel punto, chissà che s’inizi a parlare della Salernitana di Giovanni Martusciello, uno che sta facendosi (quasi) da solo.