Portanova: dove eravamo rimasti?

Il fantasista, condannato in primo grado a 6 anni per violenza sessuale di gruppo, è reduce da una annata da trascinatore della Reggiana. Il Genoa dovrebbe rispedirlo nuovamente in prestito ai granata che hanno un bisogno vitale delle sue giocate
Portanova: dove eravamo rimasti?© LAPRESSE

TORINO - Che ne sarà di Manolo Portanova, il fantasista 24enne che deve fare i conti con una turpe vicenda, reduce da una stagione più che buona alla Reggiana e che in B ha raccolto 48 presenze con 6 gol e 6 assist? Assai probabile che il Genoa lo rimandi in prestito ai granata emiliani, ormai un club satellite dei rossoblù, dove Portanova è tornato a essere a tutti gli effetti un calciatore di rango, dopo che la Corte d’Appello Federale ha “congelato” la sua situazione giudiziaria, che ne metteva in discussione il suo regolare utilizzo. Portanova, nel giugno 2021 era stato incriminato, assieme al fratello William, di violenza sessuale di gruppo e messo agli arresti domiciliari, in seguito alla denuncia di una ragazza che aveva raccontato di aver subìto un pesante stupro dopo una serata consumata nel centro storico di Firenze (al pronto soccorso, per le serie lesioni riportate, le era stata repertata una prognosi di 40 giorni). Nel 2022 inizia la sua vicenda giudiziaria. Ottenuto il rito abbreviato, in primo grado patteggia una pena a sei anni di reclusione (e da pagare una provvisionale da 130mila euro). Una sentenza che sembra, all’inizio, precludergli il ritorno in campo. La tifoseria genoana non lo vuole più vedere coi colori rossoblù, si tenta allora di darlo in prestito al Bari. Ma anche in questo caso, i tifosi pugliesi bloccano la propria società che di fatto aveva quasi sottoscritto il prestito e fino a giugno 2023 Portanova resta ai margini. Nella scorsa sessione del mercato estivo, il figlio di Daniele Portanova - che fu un buon difensore, arrivato a giocare anche nel Napoli - pare possa sistemarsi all’estero, sembra la soluzione migliore per far dimenticare il fattaccio e farlo ripartire come se nulla fosse accaduto, due anni prima a Firenze. Invece spunta fuori la Reggiana, in ottimi rapporti col Genoa, che manda in granata diversi giocatori, perlopiù a maturare, a iniziare dall’emergente Marcandalli, difensore rientrato in rossoblù, di cui si parlerà molto la prossima stagione. A Reggio Emilia però, sulle prime la piazza si divide: una donna, a nome di altre, sui media locali annuncia di non voler più sottoscrivere l’abbonamento. Ma alla fine la differenza la fanno gli ultras della Reggiana che durante un’amichevole pre campionato espongono lo striscione che, di fatto, “darà la linea” anche al Collegio di Garanzia del Coni, in teoria l’ultimo grado di giudizio, la “Cassazione” dello sport. “Fino al terzo grado nessuno è condannato”, scrivono a chiare lettere gli ultras nello striscione. Da quel momento il vento cambia per Portanova che diventa uno dei pilastri della scorsa stagione della Reggiana appena tornata in B, in cui i granata, guidati da Alessandro Nesta - da pochi giorni passato alla panchina del Monza in A - ottengono una salvezza neanche troppo sofferta, anche e soprattutto grazie alle giocate di Manolo. Portanova chiude il 2023/24 con 39 presenze, 7 gol e 4 assist (Coppa Italia compresa), con tante partite giocate da trascinatore dei granata. Anche perché nel frattempo, nel gennaio scorso, il Collegio di Garanzia del Coni, chiamato a decidere sul futuro calcistico di Portanova, aveva respinto la richiesta di radiazione (e in subordine a 5 anni di squalifica), rinviando pilatescamente la causa alla Corte d’Appello Federale che il 13 marzo scorso congelava tutto. Come dire, a data da destinarsi, visto che il verdetto sul giocatore resterà in sospeso “fino alla formazione del giudicato in sede penale”, scrivono i giudici dell’Appello Figc. Dunque, visti i tempi della giustizia italiana ordinaria, considerato che mancano ancora due gradi di giudizio e i tanti espedienti che si possono adottare per allungare il brodo dell’iter giudiziario, Portanova quasi potrebbe arrivare ai 30 anni d’età, data sempre fatidica per un calciatore, dormendo sogni tranquilli sotto l’aspetto giudiziario. E dunque, se fra qualche giorno il Genoa e la Reggiana rinnoveranno il prestito del fantasista, i granata avranno ancora il giocatore che potrebbe fare la differenza, ma il mercato della Regia è ancora tutto da decifrare. Sono arrivati Meroni e Brekalo in difesa, Sersanti e Urso a centrocampo, oltre al portiere Motta (2005) dalla Primavera Juve. Però sono partiti tre giocatori fondamentali della scorsa stagione: oltre a Marcandalli (destinato a imporsi nel Genoa), mancheranno altri due giocatori emergenti come il terzino Pieragnolo (tornato al Sassuolo) e soprattutto il mediano Bianco, avviato a una bella carriera, rientrato alla Fiorentina. Dovesse mancare anche Portanova, non sarà semplice replicare la salvezza - quasi senza patemi - della scorsa annata.

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