Reggiana, oltre Portanova c'è di più

I neopromossi emiliani, con Nesta in panchina, puntano alla salvezza. Ma il trionfo di Coppa Italia sul Pescara di Zeman fa pensare che possano avere valori importanti. Ed è arrivato Pettinari: che coppia d'attacco con Vido

TORINO - Non è giusto parlare della Reggiana solo per il caso Portanova. L’ex trequartista di Juve e Genoa, condannato lo scorso dicembre in primo grado a sei anni per violenza sessuale di gruppo, è stato il trascinatore nella prima gara ufficiale della Regia, un pazzesco 6-2 al Pescara di Zeman nel turno preliminare di Coppa Italia. Certo, Portanova ha segnato una doppietta e ha dispensato calcio, gara da 7.5 in pagella, dimostrando che può diventare il faro della squadra. Ma questa Reggiana potrebbe avere anche altri valori non trascurabili che non vanno sottaciuti e chissà che si possa puntare a qualcosa di più della salvezza. Anche se a Reggio Emilia è obbligatorio volare bassi. Va ricordato che la Reggiana nella sua ultima apparizione in B, durò una sola stagione (2020/21, Alvini alla guida). E incuriosisce il passaggio in panchina da Aimo Diana ad Alessandro Nesta, potrebbe essere il solito confronto fra un allenatore risultatista e uno giochista. Diana, sul fatto che porti risultati, c’è poco da discutere: nel suo biennio alla Regia, ha raccolto 167 punti, riportando la scorsa primavera i granata in B. Il debutto ufficiale di Nesta con gli emiliani invece, lascia intravedere che sotto la sua guida si potrebbe vedere una Reggiana più sbarazzina. E attenzione, perché prima di infliggere un set a Zeman, la Regia s’era trovata sotto di due reti. Poi, Portanova s’è messo a dirigere l’orchestra e s’è vista un’altra partita.

Dove appunto, sono emersi anche altri valori. Ad esempio è andato a segno il centrocampista Girma, svizzero di origine eritrea che debutta nel professionismo, dopo essere cresciuto nel vivaio del Servette si era messo in mostra in Serie D, nei veronesi del Sona (la squadra che Campedelli voleva utilizzare per resuscitare il Chievo): potrebbe essere una grande intuizione di mercato del ds Goretti. Così come quella di aver portato a Reggio Emilia l’attaccante Luca Vido, domenica autore dell’ultimo gol granata. Da anni ci si aspetta la consacrazione di Vido, ora 26enne, spedito a Reggio Emilia in prestito dall’Atalanta (e la Regia è l’ottava squadra di Serie B che frequenta). E chissà che non arrivi proprio con Nesta la giusta affermazione. Guarda caso, se si va a cercare la miglior stagione di Vido, bisogna risalire al 2018/19, a Perugia, quando con Nesta in panchina Vido segnò 12 reti fra campionato, playoff e Coppa Italia, chissà che con la guida dell’ex difensore azzurro possa tornare ad essere una delle punte più interessanti della B, come pareva essere quattro anni fa.

Intanto domenica, la Reggiana di Nesta avrà un test probante per verificare la propria forza: nel primo turno di Coppa Italia sarà di scena all’U-Power Stadium contro il Monza di Palladino. E chissà, potremo ancora vederne delle belle, in attesa del debutto in campionato, domenica 20, al Tombolato di Cittadella. Quel giorno, al centro dell’attacco ci dovrebbe essere l’ultimo acquisto della Regia, Stefano Pettinari, 31 anni, uno dei più incostanti bomber di B (ma comunque bomber): a Pescara e Trapani ebbe numeri notevoli, da A, era pur sempre un promettente prodotto del vivaio Roma. Ma da altre parti non è andata altrettanto bene, ora arriva dalla Ternana, dove ha pagato la forte concorrenza fra centravanti (c’erano anche Favilli e Donnarumma), da spingerlo a migrare in prestito a gennaio a Benevento, retrocesso poi in C. Comunque, con le Fere umbre dal 2021, Pettinari aveva raccolto 8 gol in 45 gare, dato non trascurabile, vista anche la difficoltà, oltre alla folta concorrenza di reparto, a lavorare serenamente sotto la guida di un personaggio fumantino come Bandecchi.

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