TORINO - Il Parma è la prima favorita per la promozione in A. Lo dicono le quote degli allibratori (la promozione degli emiliani è pagata da 3.85 a 5) ma soprattutto lo ha detto l’autorevolezza con cui la squadra di Pecchia è andata a vincere a Bari nell’esordio ufficiale della stagione, il primo turno di Coppa Italia. Uno 0-3 che non ammette repliche e che la dice lunga sulla potenzialità del Parma, per giunta opposto in trasferta a quella che dovrebbe essere un’altra delle candidate alla A. Ma forse, questa partita andrà in seguito ricordata come quella in cui s’impose per la prima volta un giocatore che potrebbe risultare chiave nella prossima stagione, il centravanti francese (ma con origini ivoriane) Ange Yoan Bonny che compie 20 anni il 23 ottobre, autore del secondo gol (il primo di Benedyczak, l’ultimo di Man, di tacco). Certo, andare a segno è sempre importante. Ma quel che più conta per il tecnico Pecchia è aver trovato una prima punta di ruolo affidabile, cioè quel che è mancato nella scorsa stagione e che in ultima analisi non ha permesso al Parma di andare in A (eliminato in semifinale playoff dal Cagliari). Bonny giocava al posto del croato Antonio Colak, non al meglio, prelevato dai Glasgow Rangers, con esperienza in Champions. Era lui che doveva risolvere al Parma il problema centravanti. Ma la sfida di Bari ha detto che è sbocciato Bonny. Attenzione, perché questo ragazzone alto 1.89, è a Parma già da due anni, visto che sbarcò in Italia nel luglio 2021 da svincolato della formazione B dello Chateauroux. E complimenti al Parma per lo scouting perché adesso potrebbe trovarsi in squadra l’uomo in più che neanche si sapeva di avere, vedere e rivedere la sua prova a Bari, tracimante come quella della squadra. Sì, Bonny (e anche Colak, ovviamente) possono risolvere il problema del centravanti che nella passata stagione obbligava Pecchia a schierare nel ruolo il Mudo Vazquez come falso nueve. Bonny era arrivato come un diamante grezzo che nel suo primo biennio italiano sta imparando al meglio il mestiere di centravanti. Finora, aveva raccolto 37 presenze in B (con un gol e un assist), perlopiù ridotte frazioni di partita visto che i minuti giocati nella categoria sono solo 909’, più due apparizioni (per 19’ totali) ai playoff della scorsa stagione. Al debutto ufficiale della nuova annata però, è tutto un altro Bonny, i mezzi notevoli, non solo fisici, li aveva anche prima. A Bari ha dimostrato di poterli mettere in pratica. Tuttavia, è meglio volare bassi. Anche nelle precedenti due stagioni di B il Parma era molto quotato in chiave promozione e s’è visto com’è poi finita. Ma la sensazione che si ha sugli emiliani, anche guardando l’ottimo precampionato, è che Pecchia disponga della squadra da battere in B. Ma l’ex vice di Benitez predica prudenza, “testa bassa e lavorare”, ha detto dopo il trionfo di Bari, aggiungendo che “i pronostici non hanno alcun valore. Lo scorso finale di stagione ci ha lasciato disarmati per quello che è successo. So quello che è capitato e ce lo teniamo stretto”. Il riferimento di Pecchia è alla semifinale playoff col Cagliari, di fatto determinata dalla sfida d’andata: in Sardegna il Parma andava all’intervallo sullo 0-2, nella ripresa il Cagliari la ribaltava 3-2 e metteva le basi per conquistare la finale (al Tardini fu 0-0, e quanto mancò quella sera una prima punta di ruolo e di peso). Ecco, se Pecchia ne parla ancora di quella doppia sfida, è perché quella beffa, a distanza di quasi tre mesi, probabilmente va ancora metabolizzata. Va ricordato che Pecchia a giugno non era convintissimo di andare avanti col Parma e la società ha dovuto lavorarci su per convincerlo e poi rinnovargli il contratto fino al 2025. Ma passo dopo passo, partita dopo partita, si può costruire un’annata importante. Quella del Parma, in campionato inizierà domenica 20 alle 20.30, in casa contro la Feralpisalò.