TORINO - Che stagione complicata, quella di Buffon al Parma. Finora Gigi ha messo insieme tre presenze su undici uscite, nelle quali la squadra di Pecchia ha raccolto una sconfitta (2-3 con la Ternana) e due vittorie (1-3 ad Ascoli e 2-1 sulla capolista Frosinone, successi ottenuti anche grazie a sue paratone). Prima, Buffon aveva saltato le prime 4 uscite di campionato: non era stato convocato per le prime due, stava ancora inseguendo la forma dopo l’infortunio della passata stagione, quando chiuse l’annata il 23 aprile, dopo la papera di Perugia (ingenerosamente dileggiata sui social) e in panchina le due successive, anche perché Chichizola non lo stava facendo rimpiangere. Poi, da circa un mese, Buffon deve fare i conti con un problema muscolare alla coscia che preoccupa non poco, anche per la concomitante assenza per infortunio di Chichizola che ha spinto il Parma a cercare un portiere sul mercato degli svincolati, è stato appena ingaggiato l’italo-dominicano Antonio Santurro, ex Udinese, che andrà ad affiancarsi al terzo portiere, Edoardo Corvi, parmigiano doc, impegnato già due volte in campionato e una in Coppa Italia. Già, ma quando si rivedrà Buffon? In un’intervista rilasciata a France Press, Gigi è stato chiaro, di fatto dando appuntamento per il girone di ritorno della B: “Questa situazione è molto difficile, è una sofferenza - ha spiegato -. Ma con l’età si capisce che si può aiutare la squadra anche fuori dal campo. All’inizio del 2023 ci sarò, forse anche prima, ma non è ancora detto. E’ importante non correre rischi, in modo da poter continuare fino alla fine della stagione”. Buffon è legato al Parma fino al 2024, cioè dovrebbe giocare fino a 46 anni ma la situazione al momento è così difficile da indurlo a riflettere sul proseguire o meno. “Sono dieci anni che penso al futuro - dice -. Ma finché avrò l’energia e le ambizioni attuali, continuerò a giocare. Poi si vedrà cosa mi dirà il mio corpo. Se, ad esempio, dovessi infortunarmi di nuovo, potrei eventualmente prendere atto del fatto che il mio corpo mi sta inviando dei segnali e che dovrei accettarli”. Ma il sogno naturalmente è quello di tornare a giocare in A. Argomento che a Parma si maneggia con cura. Spiega Buffon: “Noi in Serie A? Chi lo sa. L’anno scorso le aspettative erano enormi, si pensava che saremmo tornati subito in A. Invece è stata una grande delusione, ci siamo trovati ad affrontare difficoltà alle quali non eravamo preparati. In questa stagione abbiamo adottato un profilo basso e i risultati sono migliori .Il presidente Kyle Krause ci ha dato molta tranquillità e sappiamo che il Parma avrà un ruolo da protagonista in futuro”. E lo avrà anche Buffon, anche se il suo contributo sul campo dovesse alla fine risultare limitato. “Buffon è un punto fermo”, puntualizza il ds Pederzoli. Il club apprezza molto quanto sa dare Gigi in termini di spogliatoio e di rapporti con la piazza, con una tifoseria che va definitivamente riconquistata dopo le ultime due fallimentari annate. Anche se le presenze al Tardini sono già adesso più che buone, i tifosi crociati hanno apprezzato il basso profilo tenuto in questa stagione. La classifica della B dice che al momento il Parma è sesto, a -5 dalla vetta e a -3 dalla Serie A diretta, con prospettive insomma ben più interessanti di quelle che si vivevano un anno fa, quando la squadra passava da Maresca a Iachini senza riuscire a invertire la rotta e chiudendo alla fine al 12° posto. Con Pecchia la musica è cambiata, manca solo l'ultimo salto di qualità ma non siamo neanche a un terzo di stagione, ci sarà tempo per fare lo scatto decisivo. Pure con il contributo di Buffon: che sia fuori o dentro al campo, Gigi sa sempre come farsi sentire.