Nasce il Palermo di Dionisi

L'allenatore proveniente dal Sassuolo ritrova la B, vinta nel 2021 con l'Empoli. Può essere l'uomo giusto della riscossa rosanero ma dovrà fare scelte ben precise
Nasce il Palermo di Dionisi© ANSA

TORINO - Quale connubio potrà nascere fra Alessio Dionisi e il Palermo? Il nuovo allenatore dei rosanero, ingaggiato il 7 giugno, esattamente come la squadra che va ad allenare, deve mettersi alle spalle una stagione da archiviare al più presto. Dionisi è reduce dal flop col Sassuolo, riuscito a retrocedere pur facendo 6 punti con l’Inter e questo dice già tutto sulle potenzialità inespresse dei neroverdi che hanno pagato troppo il grave infortunio occorso a Berardi. In effetti, se il fuoriclasse calabrese non fosse mancato per gran parte della stagione, difficilmente il Sassuolo sarebbe retrocesso. Tuttavia, al di là dell’assenza del giocatore-principe, il Sassuolo aveva tutti i mezzi per restare in A, anche se non va dimenticato che la retrocessione, alla fine, porta la firma di “zio Balla” Ballardini. Quanto all’annata del Palermo, si è ormai già detto tutto: l’esonero di Eugenio Corini è arrivato troppo tardi, il City, proprietario dei rosanero, ha cincischiato troppo e tutto sommato, i termini per separarsi dal tecnico di Bagnolo Mella c’erano già un anno prima con la qualificazione ai playoff buttata all’ultima giornata con quell’allucinante 2-2 interno col Brescia (coi rosanero aventi 2-0 e rimontati pari nello spazio di pochi minuti). E invece nella passata stagione la separazione da Corini è arrivata quando la squadra aveva ormai mollato nella corsa alla A diretta, più di tanto Mignani non poteva fare e la corsa alla A attraverso i playoff, eliminata al Barbera un’imbelle Samp di Pirlo, non poteva che fermarsi in semifinale contro il super Venezia di Vanoli. Tutto ciò raccoglie Dionisi, 44 anni, una carriera non di primo piano da difensore, passata per Voghera, Siena, Varese, Trezzo sull’Adda (alla Tritium), Ivrea, Sambenedetto del Tronto, Verbania e Olginate. piazza dalla quale è partito da allenatore, carriera che ha avuto un’ascesa irresistibile, passando poi per Borgosesia, Fiorenzuola e Imolese, con la quale, ai playoff di C, eliminò il Monza di Berlusconi e Galliani, procurandosi l’occasione per allenare il Venezia in B (salvezza ottenuta), per poi approdare all’Empoli, portato in A nel 2021, dominando la stagione con una squadra competitiva ma che non era la più quotata, chiudendo al 1° posto e senza mai perdere in casa. Insomma, le credenziali per portare in A il Palermo, Dionisi ce l’ha tutte. Da capire, che squadra sarà varata. Un anno fa, i rosanero furoreggiavano sul mercato, facendo man bassa di giocatori e parevano la prima candidata alla A. Il campo ha detto che il Palermo non era così forte come lo si voleva far passare. Che altre società avevano lavorato meglio e scelto meglio. Dunque da qui si riparte, magari con meno lustrini, meno nomi ad effetto ma varando una rosa completa e competitiva, come lo fu quell’Empoli del 2020/21 che portò Dionisi alla ribalta nazionale. Stavolta, la massima serie se la possono prendere a braccetto, mettendosi alle spalle, sia il Palermo che Dionisi, una stagione che va archiviata al più presto. Quanto alle prime mosse di mercato, prima di eventualmente cederli, da valutare bene tanti giocatori importanti che nella scorsa stagione, per diverse ragioni, non hanno reso come ci si aspettava: Insigne, Lucioni, Ceccaroni, Di Francesco… Brunori invece, che da leader della squadra è poi diventato un po’ il capro espiatorio della scorsa deludente annata, il City sembra disposto a cederlo e valuta la possibilità di sostituirlo con Lapadula che potrebbe lasciare il Cagliari e tornare in B dove molto spesso ha fatto la differenza. Sull’attaccante Soleri, sarebbe il caso di decidersi: è a Palermo dai tempi della C, ogni volta che è stato chiamato in causa, come minimo non ha demeritato, molto spesso ha inciso però, se non si punta decisi su di lui, giusto che vada dove può essere valorizzato, come a La Spezia dove già a gennaio fu sul punto approdare. Un ragazzo interessante che potrebbe arrivare a Palermo per completare la sua crescita è il terzino destro Tommaso Barbieri: 22 anni il 28 agosto, la Juve l’ha controriscattato dal Pisa, dove ha fatto intravedere di essere in rampa di lancio per piazze importanti (la Juve lo comprò dal Novara da ragazzino, nel 2020, ma Thiago Motta lo valuterà attentamente prima di eventualmente lasciarlo partire).

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