Il Palermo può mettere le mani sulla B

Accantonate le critiche che avevano fatto infuriare Corini, alla ripresa i siciliani cercheranno ad Ascoli la terza vittoria di fila per decollare in classifica. Per le agenzie di scommesse sono la seconda forza della B dopo il Parma. Ma deve sbloccarsi Brunori
Il Palermo può mettere le mani sulla B© LAPRESSE

TORINO - Il giorno prima di battere 3-0 la Feralpisalò al Barbera, nell’ultimo turno prima della sosta, il tecnico del Palermo, Eugenio Corini, era sbottato per le troppe critiche che la sua squadra aveva ricevuto, fino allora. Ma non è che i rimproveri fatti dopo le prime due uscite fossero campati in aria, anzi. All’esordio, il Palermo aveva raccolto uno 0-0 a Bari: con gli avversari ridotti in nove, i siciliani non avevano prodotto una palla gol. E anche nella gara successiva, il 3-1 in casa della Reggiana, certe critiche ci stavano: prima di dilagare nel finale, i siciliani avevano incassato il gol del temporaneo pari da una Regia ridotta in dieci. Giusto quindi far notare i passaggi a vuoto del Palermo, sarebbe il nostro lavoro. Tanto più che la società, il potente Football City Group, per questa stagione ha gettato la maschera, parlando apertamente di promozione in A e quando si alza l’asticella si devono mettere in conto anche più critiche, se non ci si rivela all’altezza di ciò che si vuole. Anche perché, col gran mercato fatto, è impossibile non essere ambiziosi.

Ma questo Palermo, può davvero andare in A, magari direttamente, senza passare da quei playoff che nella scorsa annata, sempre con Corini in panchina, sfumarono all’ultima giornata? Sulla carta sì, lo certificano anche le agenzie di scommesse che considerano il Palermo la seconda favorita per la A dopo il Parma. E poi perché nessuno ha fatto il mercato dei siciliani, anche se non è detto che siano i più forti. Sul campo si vedrà, al momento è meglio sospendere il giudizio, troppo poche tre partite per sbilanciarsi, specie se in due su tre non è filato tutto liscio e l’unica convincente vittoria, quella sulla Feralpisalò, è arrivata ai danni di una squadra debuttante assoluta in Serie B che viene regolarmente bastonata da tutti e che non ha ancora segnato un gol (e ne ha incassati dieci).

Di sicuro, rispetto alla scorsa annata, il Palermo ha trovato una miglior quadratura (una sola rete subita), è molto più difficile fare loro gol da quando è arrivato Lucioni a dirigere la retroguardia che guida con lo stesso piglio con cui infondeva sicurezza nella scorsa stagione a quella del Frosinone, a sorpresa poi salito in A. Davanti invece, i progressi sono tutti da verificare, tanto più che bomber Brunori non è ancora andato a segno in tre uscite (quattro, mettendoci la Coppa Italia). E dunque qualche problema da risolvere resta. Ma magari, alla ripresa, quando il Palermo sarà di scena ad Ascoli, sabato prossimo alle 14, potrebbe arrivare quella terza vittoria di fila che fornirebbe le condizioni giuste per mettere, a quel punto, le mani sul campionato. E se accadesse, poi nessuno si ricorderebbe dei patemi iniziali.

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