TORINO - La 2ª giornata di Serie B ha fatto brillare una stella che da tempo aspettava solo di essere scoperta. Quella di Pedro Mendes, 25 anni, in estate il Modena lo ha prelevato dall’Ascoli, dove già stava facendo bene ma dove faticava a trovare la ribalta che potrebbe dargli la Via Emilia. Questo solido attaccante portoghese nato a Guimaraes, dotato di grande personalità, sbarcò ad Ascoli due anni fa, dallo Sporting. Si capiva subito che aveva stoffa da vendere ma all’epoca tra i bianconeri marchigiani in attacco c’erano delle gerarchie da rispettare e così, nel suo primo campionato di B, il suo apporto fu relativo: 30 presenze, 4 gol e 1 assist in 1249’ di gioco. Nella passata stagione Pedro Mendes diventa il punto di riferimento dell’attacco marchigiano. Vero, l’Ascoli retrocede ma la squadra resta in carreggiata sino a marzo, salvo poi finire in zona Serie C e retrocedere direttamente quando lui è fuori per infortunio: per un problema alla coscia, Pedro Mendes salta le ultime dieci giornate di campionato. Ma i numeri della stagione 2023/24 restano comunque lusinghieri: 27 partite, 11 reti e 2 assist in 2208’ giocati. Insomma, senza l’infortunio di fine stagione, con ogni probabilità avrebbe quasi sfiorato le 20 marcature. A questo mercato avrebbe meritato un club di A, probabilmente. Ma è anche vero che, dopo l’infortunio primaverile, poteva essere un azzardo testarlo nella massima serie. Comunque, anche la Samp lo ha cercato, salvo poi virare sulla coppia Coda & Tutino. In questi anni comunque, i veri appassionati di Serie B (che secondo uno studio, probabilmente attendibile, sono quasi 20 milioni), hanno imparato ad apprezzarlo, anche quando, nei primi tempi, festeggiava col “siuuu” alla CR7. Venerdì sera, nel 2-1 del Modena sul Bari, ha giocato una ripresa da incorniciare. Si era andati all’intervallo sull’1-1 ma solo nella ripresa i canarini hanno messo alle corde i pugliesi, anche e soprattutto perché Pedro Mendes è salito in cattedra dando lezioni di calcio. Suo il secondo gol, ovviamente, di testa (la specialità della casa), peraltro favorito da una “dormita” della difesa barese. Ma quando poi c’era di difendere la vittoria, è lì che Pedro Mendes ha dato il meglio di sé, giocando per dare spettacolo, concedendosi persino una deliziosa “rabona” per mandare in estasi i tifosi gialloblù che a quel punto hanno ancor più fatto sentire il loro contributo, mentre gradualmente il Bari - che aveva iniziato la partita bene - si spegneva e non riusciva a produrre neanche un vero forcing finale. E chissà che su questa vittoria il Modena possa costruire una stagione da playoff, quelli che allo stadio Braglia e dintorni s’inseguono sin da quando la famiglia Rivetti - i proprietari del Modena, dinastia d’imprenditori del tessile - ha riportato nel 2022 i gialloblù in B. La squadra ha un suo valore non trascurabile ed è stata rinforzata in ogni reparto con una decina di acquisti che il tecnico Bisoli - espulso nella gara col Bari per proteste - deve dimostrare di saper assemblare al meglio, perché gli elementi per chiudere fra il 3° e l’8° posto ci sono tutti. A iniziare da Pedro Mendes, certo, ma passando anche il portiere Gagno, il mediano Gerli, l’estroso Bozhanaj (a segno nello sfortunato esordio di Bolzano, ko per 2-1 al 90’ dal Sudtirol), per non parlare di certi altri nuovi arrivati, come Caldara (ex azzurro) o Di Pardo (ex Juve), sino al brasiliano Botteghin, che era ad Ascoli con Pedro Mendes. Sino a un anno fa, Botteghin che ha giocato a lungo nel Feyenoord prima di arrivare ad Ascoli, coi marchigiani era una certezza, anche per i gol che segnava (da vedere e rivedere quel che fece a Parma, nell'1-1 in casa della capolista e dominatrice della scorsa Serie B). Ebbene, in questo Modena, venerdì sera Botteghin è subentrato all’85’ al posto dell’attaccante Gliozzi, dato che dice molto, se non tutto. Modena che era al gran completo, Modena che ha dunque una rosa più che competitiva, con fior di ricambi che anche loro, alla lunga, potrebbero fare la differenza.