Sta nascendo un Modena davvero niente male

La famiglia Rivetti, che ha riportato i canarini in B due stagioni fa, senza grandi clamori sta allestando una squadra molto interessante, con colpi di valore assoluto (Pedro Mendes, Caldara. Botteghin...) per provare a essere la rivelazione della prossima stagione
Sta nascendo un Modena davvero niente male© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - Senza particolari clamori, sta nascendo un Modena che, quantomeno, andrà preso in seria considerazione. I canarini sono reduci da una stagione un po’ complicata, con due allenatori (Bianco e Bisoli) e una salvezza abbastanza sofferta, con una squadra, comunque, che alla fine ha raccolto quanto grossomodo valeva: 10° posto finale a 4 punti dalla zona playoff e altrettanti sopra quella playout. Stavolta però, potrebbe far sul serio, il Modena gestito dalla famiglia RivettI, imprenditori della moda che sognano un calcio sostenibile e una squadra più possibilmente tutta italiana. L’ultimo colpo però, parla straniero e potrebbe essere quello che farà la differenza nella prossima stagione. Dall’Ascoli è arrivato il portoghese Pedro Mendes, 24 anni, centravanti di rango, IN due stagioni nelle Marche ha mostrato numeri interessanti, soprattutto una spiccata personalità, ha perso gli ultimi mesi dell'annata appena passata per un infortunio ma dovrebbe essere integro. Col suo arrivo, dovrebbe essere risolto il problema offensivo che aveva il Modena nella passata stagione. Gli emiliani sono alla terza stagione di fila in Serie B. Nella prima, Attilio Tesser aveva portato a casa una salvezza dignitosa, senza mai correre rischi di retrocessione ma inciampando in qualche blackout di troppo che avevano messo in discussione la sua conduzione. Così, s’era deciso, con un po’ troppa sicumera, che era il caso di puntare sul sin troppo sponsorizzato Paolo Bianco, l’allenatore formatosi lavorando sia per Max Allegri che per Roberto De Zerbi. Doveva insomma realizzare, nel suo lancio da allenatore debuttante in B, la sintesi tra due modi opposti di intendere il calcio. Non è andata bene, di sicuro i Rivetti hanno aspettato troppo ad esonerare Bianco ma non può e non deve essere un limite considerare una conduzione societaria fallimentare se chi presiede non è abbastanza mangia-allenatori. Per fortuna che a poche giornate dalla fine, è stato pescato il jolly giusto. Quando la posizione in classifica del Modena si stava facendo sempre più preoccupante e lo spettro della C incombeva, i Rivetti sceglievano per la panchina un esperto nocchiero come Pierpaolo Bisoli che comunque andava verificato perché in autunno aveva subito un bruciante esonero a Bolzano, casa del Sudtirol, dove s’era chiusa la sua irresistibile ascesa che aveva portato gli altoatesini, nella precedente stagione, al debutto assoluto nella categoria, al 6° posto in campionato e alla semifinale playoff, col passaggio in finale mancato per un soffio. Risultati che pongono il Bisoli non più come quell’allenatore dalla fama - comunque immeritata - di catenacciaro ma come qualcuno che, calcisticamente, ha sempre qualcosa da dire. L’allenatore di Porretta Terme, a neanche 100 km da Modena, nelle ultime giornate ha dato la scossa giusta e la squadra ha trovato subito il giusto passo salvezza (ma se alla partita d’esordio Gagno nel finale non para impeccabilmente un rigore all’ascolano Nestorovski, forse il Modena non avrebbe mantenuto la categoria). Ma non c’è solo l’arrivo di Pedro Mendes che per ora fa gongolare la piazza. Il Modena della stagione che va iniziando, potrà schierare, in difesa, una coppia centrale di livello assoluto: Mattia Caldara, ex nazionale azzurro proveniente dal Milan che l’ha sin troppo snobbato, sino all’ultimo colpo, davvero promettente: il brasiliano Eric Botteghin, ex Feyenoord (ben sei stagioni con gli olandesi) e che proprio ad Ascoli, pure coi suoi gol quasi sempre determinanti, in questi anni aveva sempre tenuto a galla i marchigiani, l’unico dubbio su di lui potrebbe essere l’età non più verde, compie 37 anni il 31 agosto. Però il mercato in entrata del Modena potrebbe essere davvero eccezionale anche per nomi di un certo peso che al momento non ti aspetti. Completano la lista dei giocatori già arrivati, il portiere Fabrizio Bagheria, 22 anni, prelevato dalla Pro Sesto in C, che pare avere i mezzi necessari a fare la B; l’attaccante Thomas Alberti, 26 anni, bomber di gavetta, che in C e in D aveva numeri ottimi, in carriera ha già segnato 199 reti; l’attaccante italo-senegalese Ousmane Niang, 22 anni, in Italia dall’età di 7 anni, proveniente dalla Pro Vercelli, scuola Cremonese. Insomma, il Modena potrebbe essersi mosso per tempo. L’arrivo di Bisoli alla fine della scorsa stagione potrebbe aver dato ai canarini un allenatore di fatto ancora “nuovo” ma che ha avuto più tempo degli altri per plasmare il proprio gruppo: ciò potrebbe rivelarsi un vantaggio non da poco.

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