TORINO - Dalla scorsa settimana Emiliano Bonazzoli è il nuovo allenatore del Lecco, ultimo in B con un punto (e con tre gare da recuperare). La domanda è: per l’ex attaccante, sarà una mission impossible o l’occasione per far decollare la sua carriera? Entrambe le cose, probabilmente, anche se gli allibratori danno quasi per scontato il ritorno in C dei blucecelesti, la retrocessione è pagata 1.20. Bonazzoli, 44 anni, si è ritirato dal calcio giocato nel 2016. Finora ha allenato o in categorie dilettantistiche (Atletico Conselve, Thermal Teolo e Fanfulla) o nel femminile (ChievoVerona Valpo e Verona). In B e nel professionismo è dunque un esordiente ma dovesse andargli bene si farebbe un bel nome in panchina perché salvare questo Lecco è una faccenda parecchio complicata. I blucelesti che tornano in B dopo mezzo secolo finora hanno incassato 13 gol, più di due a partita. Sincero Bonazzoli quando, durante la presentazione, ha parlato della necessità di mettersi anche a cinque dietro, ben sapendo che chi parla di difesa a tre in realtà poi spesso gioca, appunto, con cinque difensori. Luciano Foschi - che comunque, con la promozione a giugno vincendo i playoff-mattanza della C resterà nella storia del club - lascia una squadra sfiduciata, l’esonero di una settimana fa è arrivato dopo il 3-0 incassato a Cosenza in cui s’era capito che il Lecco non stava andando da nessuna parte. Non va dimenticato che i blucelesti, prima di giocare quei playoff da favola, erano una squadra di C non di prima fascia, la promozione ha stupito tutti, forse anche gli stessi proprietari. E in queste ore destano qualche preoccupazione le condizioni di patron Di Nunno, ricoverato a Milano dopo una caduta (da Tuttosport l’augurio di una felice ripresa). Tuttavia l’ultimo posto e l’unico punto in classifica (ottenuto con uno 0-0 a Modena) non devono scoraggiare la piazza. Il cambio in panchina durante la sosta permette di preparare al meglio la prossima sfida, quando al Rigamonti-Ceppi sbarcherà l’Ascoli, sfida non semplice ma nemmeno proibitiva. Poi s’inizieranno a recuperare le gare delle prime tre giornate. Martedì 24 il Lecco sarà di scena a Pisa (in teoria una bella squadra ma Aquilani ha non pochi problemi e in casa non ha mai vinto). Due gare insomma che se sfruttate al meglio possono rimettere in carreggiata i blucelesti, in attesa di giocare gli altri due recuperi, l’8 novembre in casa con lo Spezia, una delle delusioni più grandi di questa B mentre martedì 28 novembre si disputerà, al Sinigaglia, l’attesissimo derby col Como che in B non si gioca da mezzo secolo. Provaci, dunque, Bonazzoli. L’ex attaccante (giocò, fra le altre, per Brescia, Parma, Verona, Reggina e Samp) è stato scelto dopo che il Lecco aveva incassato qualche no (quello di Zaffaroni, soprattutto). Ma Bonazzoli, nei sui primi giorni in bluceleste, sta facendo una bella impressione. E chissà, alla fine, portare in panchina un ex giocatore che ha frequentato il grande calcio, magari diventa pure la mossa giusta.