TORINO - A Cremona, si respira profumo di Serie A. Nell’ultimo turno, i grigiorossi di Stroppa, con la vittoria di Modena, la seconda di fila, hanno riconquistato il 2° posto, l’ultimo buono per salire in A senza passare dai playoff. Un risultato ottenuto grazie a una solidità tattica unica. La Cremonese ha di gran lunga la miglior difesa della B (20 gol al passivo). In metà delle sue uscite - 14 su 28 - non ha incassato reti. Jungdal, il portiere danese nato a Singapore che ha rilevato l’infortunato Sarr, non ha preso gol in 10 partite delle 14 giocate. Il successo di Modena è vero che è maturato soltanto al 95’, con la rete del difensore Bianchetti. Ma l’exploit è arrivato con la squadra che era in 10 dall’84’ (rosso a Johnsen che ha rimediato due giornate) e non è la prima volta che la Cremonese di Stroppa fa punti pesanti in inferiorità numerica.
Il precedente
Era successo anche il 24 febbraio (sotto 0-2 col Palermo dopo il rosso a Sernicola, poi raggiunto sul 2-2) e il 9 dicembre (1-0 al Venezia dopo il rosso ad Antov), fanno in tutto 7 punti giocando in 10, dato che la dice lunga sulla compattezza dei grigiorossi. Che servirà anche sabato, quando allo Zini sbarcherà il Como di Roberts-Fabregas che insegue la Cremonese a un punto: non sarà ancora uno scontro diretto capace di fare la differenza nella corsa alla A. Ma spedire i lariani a -4, replicando il successo dell’andata (al Sinigaglia finì 1-3) e mantenendosi in vantaggio negli scontri diretti con loro (potrebbero fare la differenza nella corsa alla A, assai probabili gli arrivi a pari punti), beh, sarebbe un passo in avanti decisivo per riportare la Cremonese in A a distanza di un solo anno.