Cosenza, l'impresa salvezza è possibile

Dopo la vittoria in casa della Reggiana i calabresi di Alvini sarebbero da playoff o quasi, non fosse per la penalizzazione in classifica di 4 punti. Ma di questo passo si può restare in questa B che frequentano ininterrottamente dal 2018
Cosenza, l'impresa salvezza è possibile© LAPRESSE

TORINO - Meraviglioso Cosenza. I lupi silani di Max Alvini sulla carta sarebbero una delle squadre meno attrezzate della B. Per giunta il club è stato penalizzato di 4 punti (sentenza confermata in Appello) e prima del turno infrasettimanale, il Cosenza era all’ultimo posto assieme al Frosinone. Ma poi martedì sera è arrivata la bella vittoria sulla Reggiana a Reggio Emilia e per i ragazzi di Alvini sembra schiudersi tutta un’altra stagione. Scherzi della classifica corta: coi tre punti guadagnati e considerato i 4 di penalizzazione, sul campo il Cosenza di Alvini sarebbe una squadra da zona playoff o quasi. A dimostrazione del gran lavoro che sta facendo l’ex allenatore di Cremonese e Spezia, a Cosenza sta plasmando una squadra che somiglia sempre di più al Perugia stagione 2021-22, guidato da Alvini sin quasi in Serie A che sarebbe stata acciuffabile senza una serie di arbitraggi scandalosi che fecero uscire gli umbri ai preliminari playoff. Ma è un fatto che questo Cosenza somiglia sempre più a quel Perugia, un collettivo di lotta e di governo, di bosco e di riviera. Anche se dopo la vittoria di mercoledì a Reggio Emilia, Alvini non s’è cullato sui 3 punti e ha “cazziato” a dovere la squadra: “Il primo tempo è stato più che buono, nella corsa, nella pressione, negli scambi - ha raccontato -. Nel secondo abbiamo smesso di giocare e non mi è piaciuto. Abbiamo dato la possibilità alla Reggiana di poterci riprendere. C’è da migliorare su questo, ma è stata una vittoria meritata. Il Cosenza c’è sempre stato, si sono cambiati tanti giocatori ma non sono mai cambiati i nostri principi di gioco, si sostituiscono le caratteristiche dei giocatori ma non l’idea. Darò tutto per la salvezza del Cosenza, non so se ce la faremo, ma mi sento di dire bravi ai ragazzi per averla voluta vincere a tutti i costi. Abbiamo bisogno dei tifosi sia in casa che in trasferta. Sono andato ad applaudirli. Hanno fatto tanti chilometri per seguirci. Un -4 è pesantissimo ed i ragazzi hanno bisogno del loro sostegno”. E il pensiero va a quello spicchio dello stadio di Reggio Emilia colmo di tifosi calabresi ebbri di gioia al gol-partita di Ricciardi al 39’, trequartista che andrà tenuto d’occhio. Ma nel calcio di Alvini il singolo conta soltanto se si fonde al meglio nel collettivo di squadra che dev’essere la stella polare dei rossoblù, il giocare non per sé ma per un’idea collettiva di calcio. Non sarà semplice per questo Cosenza restare in questa B che frequenta ininterrottamente dal 2018 (e già questo è un grande risultato, viste le limitate risorse di cui dispone patron Guarascio). Ma il lupi silani sono sul sentiero giusto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...