TORINO - Gli ultimi mesi del 2023 hanno sancito il ritorno in grande stile del Cittadella. Dopo due annate sofferte, comunque onorevoli ma chiuse “solo” con la salvezza, i granata veneti hanno aperto la più lunga serie positiva del campionato, non perdono da otto gare nelle quali hanno conquistato 20 punti su 24, con 6 vittorie e 2 pareggi. Uno scatto passato un po’ inosservato, in B si hanno quasi solo gli occhi per le grandi piazze e ci si dimentica del gagliardo Citta che, zitto zitto, è tornato ai massimi storici, cioé agli anni d’oro dal 2017 al 2021, quando disputava cinque edizioni di fila dei playoff, conquistando due finali, nel 2019 e nel 2021, perse contro altre venete, Verona e Venezia. E in questo 2024, il club del dg Marchetti e del tecnico Gorini ci proverà ancora con le proprie armi perché nessuno come il Cittadella incarna al meglio i valori agonistici della B (per non parlare della virtuosità economica, praticamente unica). Conforta, soprattutto, come il grande exploit dei granata sia arrivato quando più o meno un anno fa la squadra rischiava grosso, a dicembre 2022 il Citta pareva avviato verso il ritorno in C. Poi Marchetti lo scorso gennaio fece un grande mercato (su tutti, decisivo l’innesto di Crociata), il Cittadella si produsse in un ottimo girone di ritorno e dunque oggi è qui, a soli due punti da Venezia e Como, seconda e terza in classifica a quota 35. Lo schema che ribadisce la società è quello consueto di questi casi: prima ci si salva, poi si potrà pensare ad altro, anche se negli ultimi giorni le ambizioni dei granata stanno venendo a galla. Certo, non fa una grinza, giusto lasciare il peso del pronostico a chi è stato costruito per andare in A. e dispone di tutt'altre risorse. Ma visto che si è arrivati al giro di boa del campionato con la zona playout intorno ai 20 punti, il Cittadella dovrebbe essere salvo facendone ancora una decina scarsa. Dunque chissà, in teoria a fine febbraio la coppia Gorini & Marchetti potrebbe anche gettare la maschera e dare l’assalto a quella A che tutta Cittadella porta segretamente nel cuore da tanti anni, per non parlare di tutti gli innamorati del piccolo, grande Citta che lo seguono con affetto in ogni parte d'Italia.. Perché l'ottima stagione attuale è figlia di un bel gruppo squadra, completamente rifondato in estate da Marchetti con una decina d’innesti. Dove i veterani sopravvissuti alla purga estiva (Vita, Branca e Pavan, ad esempio) hanno trasmesso ai nuovi i valori granata, coi risultati di cui parla la classifica. Ora però, la lunga sosta può sparigliare le carte, intorno a metà gennaio potrebbe iniziare tutto un altro campionato per ogni squadra. E alla ripresa, al Tombolato sbarcherà quel Palermo che probabilmente sta risolvendo i problemi che lo hanno afflitto. Ma che comunque è un punto alle spalle del Cittadella. Palermo che finora ha fatto meglio in trasferta che in casa (tant’è che all’andata i granata veneti sbancarono il Barbera). Ma il Citta di Gorini e Marchetti ha tutti i mezzi per tenere il muso in classifica davanti ai siciliani anche al termine del prossimo turno. E se per caso dovesse arrivare una vittoria storica sulla corazzata siciliana, allora potremo vederne delle belle, con Venezia e Como che non potrebbero stare tranquille. Riparte dunque il sogno di vedere il Cittadella in A. E se dovesse accadere, che bella sberla sarebbe al calcio dei ricchi che si vuole inventare con la Superlega.