TORINO - Una delle storie più belle di questa Serie B è quella di Pietro Iemmello a Catanzaro. Chiamatelo zar, chiamatelo re, per ricordare come era conosciuto nelle precedenti piazze, fatto sta che al bomber dei calabresi è riuscita un’impresa non semplice, essere profeta in patria, nonostante gli sconsigliassero di andare a giocare per la sua città. Un anno fa, anche grazie ai suoi gol il suo Catanzaro finalmente tornava in B, a suon di record, con una squadra già piuttosto simile all’attuale. Ma non bastava. Iemmello voleva entrare nella storia della sua piccola patria e ne sta uscendo un campionato da sogno che fa impazzire tutta la piazza calabrese. Intanto però, soprattutto grazie ai suoi 13 gol (nessuno su rigore), la città sente di poter vivere fino in fondo il sogno Serie A, ma nel frattempo Iemmello è già entrato nel Pantheon della storia del Catanzaro: dopo il mito Palanca - l’attaccante degli anni d’oro fra i ’70 e gli ’80 in Serie A, capace di segnare direttamente da calcio d’angolo - c’è lui e anzi, per i tifosi più giovani c’è soltanto lui. Perché il peso di Iemmello nello scacchiere di Vivarini non si misura solo nei tanti gol che segna ma per le partite che fa, da autentico capitano e uomo squadra: tutti giocano per lui e lui gioca per sé e per tutti, come un vero campione, come se fosse il Totti di Catanzaro, pur essendo una prima punta. E che prima punta, poteva fare tutt’altra carriera, certo, ma a 32 anni non c’è tempo per i rimpianti, soprattutto se sei diventato l’anima della tua città che stravede per te. Non solo. Dopo le due vittorie in Emilia su Parma e Modena (venerdì scorso al Braglia, due gol e un assist per lo zar Pietro), si ha la sensazione che questo Catanzaro valga di più del 5° posto che occupa. I giallorossi calabresi possono fare grandi playoff, prima però, c’è l’obiettivo di arrivarvi nella miglior posizione possibile. Ne sapremo qualcosa di più sabato, quando al Ceravolo sbarcherà la Cremonese, fischio d’inizio alle 16.15. I lombardi, se non saliranno direttamente in A, possono diventare uno degli avversari più seri per il Catanzaro ai playoff, anche se i grigiorossi di Stroppa negli ultimi tempi stanno perdendo colpi (tre sconfitte delle ultime quattro sfide).
Vivarini eroe di Catanzaro
Ma nell’attesa, la Vivarini’s band cercherà di metterli sotto a casa propria, dove ogni tanto però, s’è patita qualche sconfitta di troppo (vi ha vinto il Como nell’ultima uscita interna), ma stavolta l’occasione è assai ghiotta: battere i lombardi vorrebbe dire portarsi a un solo punto da loro e dunque mettere nel mirino di 4° posto, con tutti i vantaggi che comporterebbe ai playoff: si salterebbe il turno preliminare, s’inizierebbe dalle semifinali, con la sfida di ritorno da giocarsi in casa e l’approdo in finale anche nel caso ci fosse parità con la sfidante, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Perché forse, il vero Catanzaro, capace di mostrare tutto il suo grande potenziale, lo vedremo soltanto ai playoff. E con questo Iemmello, a Catanzaro si può fare la storia.