TORINO - Il Brescia di Maran è la rivelazione di questa B: può chiudere la stagione piazzandosi ai playoff con una squadra che è quasi identica a quella che nella passata stagione retrocedette in C perdendo i playout col Cosenza e che si è ritrovata in B solo dopo l’esclusione della Reggina. La differenza fra la rosa della passata stagione e quella attuale, probabilmente, sintetizzando, la fa Gennaro Borrelli, centravanti che il 10 marzo compie 24 anni: chi bazzica il calcio a sud della A lo conosce da tempo e da tempo ne aspetta la consacrazione. Che è arrivata sabato scorso, nel 4-2 che il Brescia ha inflitto al Palermo. Borrelli ha segnato una doppietta da autentico bomber: il primo gol con una genialata di tacco, il secondo di testa, prendendo il tempo e sovrastando Ceccaroni, che dovrebbe essere uno dei più quotati difensori della B. Insomma, probabilmente è nata una stella. Borrelli era sbarcato a Brescia l’ultimo giorno della sessione di mercato estiva, in prestito con diritto di riscatto dal Frosinone. Nella passata stagione, quella della promozione in A dei ciociari, pur mostrando buone doti, non era riuscito a essere protagonista. Perché nelle gerarchie di Grosso, il centravanti titolare era Mulattieri, che aveva scalzato il deludente Moro. Faceva però discutere che Borrelli, nonostante si mettesse sempre in mostra nelle poche occasioni che aveva, rimanesse nelle gerarchie dietro Moro. Tanto più che Borrelli è di proprietà del Frosinone mentre Moro era un prestito del Sassuolo. Così la piena valorizzazione del ragazzo sta arrivando soltanto al Brescia. Che ha il diritto di riscatto a giugno, mentre in Ciociaria i tifosi, che fin da subito lo avevano amato, un po’ si mangiano le mani perché Borrelli poteva essere una valida alternativa a Cheddira, per di più altro giocatore non di proprietà dei ciociari. Questo Borrelli - 8 gol e 2 assist in 25 gare col Brescia - in effetti poteva fare molto comodo e per quel che mostra, l'impressione è che potrebbe fare bene anche in A. Vedremo che sviluppi ci saranno a fine stagione, per il ragazzo potrebbe essere molto importante disputare i playoff di B che sono sempre una vetrina seguitissima da chi cerca talenti emergenti. Resta il fatto che, con la penuria di attaccanti italiani, Borrelli ha tutti i mezzi per imporsi e dare linfa al movimento tricolore. Nativo di Campobasso, era stato un gioiellino del vivaio Pescara. Gli abruzzesi l’avevano mandato in giro a Cosenza, Juve Stabia e Monopoli, prima che il Frosinone, nell’estate 2022, decidesse di investire su di lui. Nello scorso campionato di B, pur giocando a intermittenza per la scarsa fiducia da parte di Grosso, comunque aveva segnato 6 gol, mostrando già allora di essere una prima punta di peso, come poche, purtroppo, sa produrre di questi tempi il calcio italiano. Insomma, la scorsa estate valeva la pena scommetterci, si capiva che questo poteva essere il suo anno, Cellino l'aveva capito al volo. Ma attenzione, perché potremmo anche essere soltanto alla stagione-trampolino di una grande carriera.