Prende corpo il Bari di Longo

Così, l''ex tecnico di Toro e Alessandria, che portò in A il Frosinone, lavora al rilancio dei galletti che dopo una annata fallimentare potrebbero ambire a un piazzamento playoff
Prende corpo il Bari di Longo© ANSA

TORINO - Riuscirà Moreno Longo a risollevare il Bari reduce da una sconfortante stagione- passato per 4 allenatori, in cui è successo di tutto - che va archiviata al più presto? Intanto sarebbe già qualcosa riuscire a raccogliere i cocci di una annata che rischiava di concludersi in Serie C (i galletti si sono salvati superando la Ternana ai playout). Poi, nella prossima B, i pugliesi potrebbero anche dire la loro, all'orizzonte non si intravedono squadroni in grado di "ammazzare" il campionato, un piazzamento ai playoff, almeno, potrebbe essere alla portata. L'ex allenatore di Pro Vercelli, Torino e Alessandria, oltre che del Como e del Frosinone (che portò in A dopo una discutibile vittoria nella finale playoff 2018 contro il Palermo), ha un'occasione importante per dimostrare di essere un allenatore che fa la differenza. Poteva dimostrarlo a Como, ma nella passata annata venne esonerato con la squadra potenzialmente terza in classifica (doveva recuperare il derby con il Lecco) perché Fabregas, azioista del club lariano e suo successore, premeva, non vedeva l'ora di iniziare la sua carriera di allenatore. Dunque il Bari può essere per Longo l'opportunità giusta per far vedere che, se messo nelle condizioni giuste per lavorare, è un allenatore che lascia il segno, come del resto raccontano le sue precedenti esperienze. Su tutte, come portò in B l'Alessandria nel 2021, categoria che i grigi non vivevano da 46 anni, vincendo da sfavorito una pazzesca finale playoff col Padova (dove comunque non mancò un pizzico di fortuna). Intanto, prende corpo il Bari che verrà. Longo dovrebbe privilegiare il modulo più alla moda delle ultime stagioni, il 3-4-2-1, quello che più sta attecchendo in tutte le categorie. La maggior incognita sarà, in difesa, la sostituzione del carismatico Valerio Di Cesare, ritiratosi all'età di 41 anni ed entrato nei quadri societari, sta lavorando in tandem con l’altro neo ds, Giuseppe Magalini. Di Cesare era col Bari sin dalla ripartenza dalla Serie D nel 2016 coi De Laurentiis, ha scalato coi galletti tutte le categorie, mancando solo quella A sfumata all'ultimo respiro contro il Cagliari nel giugno 2023, uno shock che ha determinato il fallimento della passata annata. Serve dunque una fase difensiva meno svagata della scorsa annata e Vicari, il compagno di reparto di Di Cesare ha già fatto capire che aria tira nel gruppo squadra: "Stiamo lavorando e abbiamo lo spirito giusto - ha raccontato a Radiobari - vogliamo riscattare la stagione dell'anno scorso. Anche annate così insegnano molto, stiamo cercando di non ricommettere gli stessi errori. La fascia di capitano a me? È una decisione che prenderanno gli altri, ma vediamo che succede. La mancanza di Valerio Di Cesare si farà sentire, ma faremo di tutto per sopperire alla sua assenza. Mi manca già, fa strano vederlo in questa nuova veste". Ma molto dipenderà anche dagli attaccanti che Magalini riuscirà a portare a Bari., altro punto dolente della scorsa stagione Il riscatto di Sibilli (che era in prestito dal Pisa) è stato un ottimo punto d'inizio: è in rampa di lancio, su di lui avrebbe potuto puntarci anche una squadra di A. Molto vicino poi, è l'arrivo di Luca Pandolfi dal Cittadella, reduce da una stagione promettente (8 gol), anche se non era proprio un pupillo di Gorini. Resta però da trovare una prima punta di peso, la maggior mancanza della scorsa stagione. tanti nomi sono girati nell'ultimo mese, chissà che alla fine non la spunti Albertone Cerri, classe 1996, Longo lo ha già allenato al Como, rientra da un anonimo prestito all'Empoli in A, siglato lo scorso gennaio nel quale ha dimostrato che nella massima categoria per lui ormai è difficile ritagliarsi uno spazio. Ma in B, in uno stadio prestigioso come il San Nicola, chissà che non trovi gli stimoli giusti per tornare ai livelli migliori. Ci sarebbe poi la possibilità di riportare Anthony Partipilo nella "sua" Bari, visto che il fantasista con ogni probabilità lascerà il Parma ma al momento le parti sono lontane. Fatta invece per il prestito dall’Atalanta del laterale destro Andrea Oliveri, classe 2003, nello scorso anno in prestito al Catanzaro: da tempo se ne parla bene, dovrà dimostrare di essere all’altezza della piccola fama che ha: può diventare titolare, dipende da lui.

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