Sì Spezia, sei proprio da A

I liguri si confermano al 2° posto, in zona promozione diretta, tornando indenni da casa Sassuolo: bell'esame di maturità superato dai ragazzi di D'Angelo con la società che potrebbe passare di mano
Sì Spezia, sei proprio da A© LAPRESSE

TORINO - Sì, per la Serie A, c'è anche lo Spezia. Questo dice il preziosissimo punto (0-0), che gli aquilotti liguri hanno strappato al Mapei Stadium, casa del Sassuolo, squadra che dovrebbe essere una delle quattro corazzate della B, assieme a Palermo, Sampdoria e Cremonese. E in effetti, delle quattro, i neroverdi di Grosso, sono quelli che stavano facendo meglio ma contro i liguri hanno perso un'occasione d'oro: quella di scavalcarli e piombare in zona promozione diretta, dove invece resta lo Spezia: al massimo potrà essere raggiunto in classifica dalla Cremonese (se lunedì sera vincerà a Brescia) o dal Mantova (se domani pomeriggio s'imporrà a Cesena), situazioni che non facilmente si verificheranno. E allora è giusto elogiare la graniticità dello Spezia, l'unica squadra, assieme al Pisa che non ha ancora perso perché il grande timoniere Luca D'Angelo, nel Golfo dei Poeti, sta facendo un piccolo miracolo sportivo: con la squadra, mettendoci anche le gare dello scorso finale di stagione, chiuso con una rocambolesca salvezza battendo all'ultima giornata il Venezia, poi promosso in A, ha messo assieme dodici risultati utili consecutivi. E lo 0-0 del Mapei ha fatto capire che c'è molto rispetto per lo Spezia, non lo si considera più una squadra di seconda fascia, o terza, se si resta ai risultati della passata stagione. Così D'Angelo nel dopogara: «Noi abbiamo fatto qualcosa in più del Sassuolo, dovevamo crederci di più per vincere la partita. Mi è piaciuta la mentalità ma pure la prestazione della squadra, ci siamo difesi bene in alcune situazioni. Non mi è piaciuto nel primo tempo il fatto che il Sassuolo, pur non creando grosse occasioni, ci ha tenuto lì». Dichiarazioni di chi sente di guidare un grande gruppo, che non è lì per caso ma perché finora ha mostrato doti morali superiori a quelle della concorrenza più qualificata. Che, a questo punto, merita di essere messa sullo stesso piano delle favorite per la A. Il tutto mentre in società potrebbe esserci una situazione disturbante: il club in questi giorni sta valutando una  lettera d’intenti di Brera Holdings, appoggiata ad un fondo d’investimento, che vorrebbe acquistare la società bianca. Ma D'Angelo guida un gruppo di ferro e nessuno si distrae: tutti sul pezzo fino alla vittoria finale.

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