Batterla o precipitare in C: tutta Bari contro la Ternana

Breda è vicino al miracolo di una salvezza che nessuno pronosticava a inizio stagione, ma occhio ai pugliesi che hanno i mezzi per evitare la retrocessione
Batterla o precipitare in C: tutta Bari contro la Ternana© LAPRESSE

Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, comincia il post season della B con la gara d’andata dei playout, Bari-Ternana. Solo apparentemente il fu squadrone barese è favorito. Perché alla Ternana è concesso un piccolo vantaggio regolamentare. In campionato ha chiuso davanti ai galletti e dunque, oltre ad avere la gara di ritorno in casa, può mantenere la B con due pareggi, in virtù, appunto, del miglior piazzamento in campionato. Dunque, stasera il Bari è chiamato a vincere l’andata per levare alle Fere umbre il vantaggio e giocare il ritorno al Liberati, venerdi 24 maggio, con due risultati su tre.

Il caotico viavai sulla panchina del Bari

Il Bari arriva all’appuntamento grazie ai 4 punti ottenuti negli scontri diretti con l’Ascoli che hanno permesso ai pugliesi di tenere, in classifica alle spalle, i marchigiani, gli ultimi a retrocedere direttamente. Dunque, si può dire che il Bari è potuto approdare ai playout, grazie, sostanzialmente, all'1-0 che ottenne al San Nicola sotto la guida di Pasquale Marino, dei 4 allenatori che si sono avvicendati in questa stagione sulla panchina barese, quello, invero, che ha fatto meno peggio degli altri, nonostante abbia subito un esonero indiscutibile dopo il 3-0 che rimediò a Palermo, il 2 febbraio. Ma sarebbe molto interessante scoprire in quali condizioni venne preparato quella partita che però, di fatto, portò all’arrivo di Iachini, il peggiore dei 4 per risultati ottenuti, e con il quale il Bari iniziò ad avvitarsi, fino a sfiorare quella retrocessione diretta in C che ha rischiato fino all’ultima giornata.

Mister salvezza ci riprova: Breda crede nell'impresa

La Ternana, invece, nello scorso turno, ha vinto in trasferta (0-1), a Piacenza - è stata la sede delle gare interne della Feralpisalò, retrocessa in C - un risultato che ha permesso alla squadra di Breda di chiudere due punti davanti al Bari. Va detto che, per la media punti tenuta dagli umbri sotto la guida di Breda, le Fere si sarebbero salvate in carrozza. Ma, sulla stagione dei rossoverdi, ha inevitabilmente pesato il disastroso avvio di stagione patito con Cristiano Lucarelli in panchina. Uno che era stato confermato più che altro perché aveva ancora un contratto in essere - sancito dalla proprietà Bandecchi - lungo e oneroso. E allora, dovendo pagare, tanto valeva farlo lavorare, ma senza credere in lui con convinzione, salvo poi esonerarlo quando la situazione s’era fatta insostenibile (in seguito, grazie alla nuova regola che permette alo stesso allenatore di sedere su due panchine nella stessa stagione, Lucarelli avrebbe fallito anche nel Catania in C). Ma comunque vada a finire la stagione della Ternana, l’operato di Breda merita applausi. La Ternana, probabilmente, a inizio stagione era la squadra meno attrezzata della B, diciamo che se la giocava con Lecco e Feralpisalò, le prime due a retrocedere. Dunque bravo Breda a portare i suoi ragazzi oltre limiti solo teorici. Insomma, per quel che ha ottenuto comunque a Terni, chissà che rimpianti ci sono su Breda ad Ascoli: un anno fa Breda, sempre da subentrato, levava i marchigiani da una situazione difficile, li salvava in scioltezza e arrivava a sfiorare un clamoroso piazzamento ai playoff. Tuttavia, ciò non bastò. L’Ascoli abbandonò il “risultatista” Breda per il “giochista” Viali, salvo poi dover passare durante la stagione anche per le guide di Castori e Carrera, per poi comunque retrocedere in C, dissipando così tutto il buon lavoro che aveva portato l’attuale tecnico della Ternana.

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