TORINO - La 32ª giornata di Serie B si chiude oggi, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ascoli-Venezia. gara della verità per entrambe. I marchigiani sono alla terza uscita con Massimo Carrera, ex difensore Juve, in panchina: dopo l’esordio con 4-1 in rimonta sul Lecco, il Picchio è caduto a La Spezia (coi liguri in vantaggio negli scontri diretti, dunque in caso di arrivo a pari punti i marchigiani sarebbero alle loro spalle). Vista la situazione che si è creata dopo questa giornata, l’Ascoli è obbligato a cercare di fare punti con tutti: raccoglierne 3 oggi, vorrebbe dire agganciare la zona playout con vista sulla salvezza che disterebbe un solo punto. Dunque i marchigiani devono provarci anche con questo Venezia, che dopo la sconfitta di Pasquetta in casa con la Reggiana, passando da 2-0 a 2-3, non può più permettersi altri passi falsi se vuole ancora concorrere per il 2° posto, l’ultimo buono per salire direttamente in A. Le due rivali per quel piazzamento - Como e Cremonese - hanno entrambe vinto, i ragazzi di Vanoli oggi sono obbligati a tenere il passo, imporsi al Del Duca vorrebbe dire sorpassare la Cremonese e riportarsi a una lunghezza dal Como. Sul futuro del club poi, pesano le incognite societarie. Patron Niederauer contava di ottenere entro marzo una robusta iniezione di capitali cedendo il 40% del club a nuovi soci. Ma siamo ad aprile e non s’è formalizzato ancora nulla. Se l’attuale situazione non cambierà, col club oberato da decine di milioni di debiti, a giugno, qualsiasi sia la categoria, i lagunari rischiano di non iscriversi. Col Venezia che ha il miglior attacco della B (58 reti segnate), oggi Vanoli si affida alle sue due grandi bocche di fuoco: il finlandese Pohjanpalo, capocannoniere della B con 19 gol e il danese Gytkjaer a 10 reti. L'Ascoli invece davanti è da tempo privo per infortunio sia del portoghese Pedro Mendes (11 gol) che dell'esperto macedone Nestorovski (per'lui, solo 14 gare e 2 gol).