Samp e Pirlo, occhio: il Cosenza fa paura

I rossoblù calabresi hanno fatto 11 punti nelle ultime 5 partite e domani nell'anticipo, quando si festeggeranno i 110 anni del club, ospiteranno i blucerchiati: con 3 punti parte l'assalto ai playoff
Samp e Pirlo, occhio: il Cosenza fa paura© LAPRESSE

TORINO - E pensare, che a un certo punto della stagione, Fabio Caserta ha rischiato seriamente di essere esonerato. Pare un avvincente romanzo questo campionato del Cosenza, in B da 2018, grazie a salvezze sempre avventurose. Per questa annata, l’obiettivo era quello di alzare l’asticella, puntare almeno a una salvezza senza i soliti patemi. Ma l’ultima giornata ha detto che il Cosenza di Caserta ha le carte in regola per conquistare un piazzamento da playoff. Totalmente dimenticati i dubbi che c’erano sulla svolta giochista impressa la scorsa estate da patron Guarascio, con l’arrivo dell’ex tecnico del Benevento. E con lui, tanti giocatori da B medio alta. Riportare Tutino in rossoblù ha poi portato ad arrivi di peso come Forte, Canotto, fino a Frabotta, il discusso terzino sinistro che Pirlo lanciò da giovanissimo nella Juve e che solo a Cosenza sta diventando il giocatore su cui si sperava: sabato scorso Frabotta ha segnato il terzo gol nell’1-3 di Lecco e prima era andato a segno nella vittoria di Bolzano sul Sudtirol del 27 gennaio (e fu pure un bel gol). Per non parlare di Tutino che con la doppietta di sabato al Rigamonti-Ceppi è salito a 12 reti, diventando vice capo cannoniere della B assieme a Coda e Casiraghi, una rete meno di Pohjanpalo. Un exploit che si spiega con la centralità che Tutino ha trovato a Cosenza e che non aveva col Parma (che ancora detiene il suo cartellino). In campo, Tutino dirige da leader un’orchestra che nelle ultime giornate ha trovato non solo la benedetta continuità ma anche tanta bellezza, anche grazie a un assetto che è probabilmente il più offensivo della B, anche più di quello che sfoggia la capolista Parma. Lo si è visto soprattutto il 20 gennaio, quando la panchina di Caserta traballava più che mai e il Cosenza fece una partita da stropicciarsi gli occhi contro il Venezia: avanti 3-0 dopo 21’, finita 4-2, con tripletta di Tutino e gol di Marras (altro elemento prezioso e dotato, di cui si parla troppo poco). E da lì è stata tutta un’altra storia per i lupi silani che da allora hanno trovato l’autostima giusta: il Cosenza è imbattuto da 5 gare nelle quali ha conquistato 11 punti, un passo che oggi permette a Caserta e i suoi di mettere nel mirino la zona playoff, che dista 2 punti e dove ci sono squadre come il Cittadella che sono in caduta libera. Dunque, forse il vero bello per il Cosenza deve ancora venire. A iniziare dall’anticipo di domani sera, quando al San Vito-Marulla sbarcherà la Sampdoria di Pirlo, squadra con cento problemi che ha ornai abdicato nella corsa ai playoff e che ora deve solo guardarsi alle spalle, sapendo che a Cosenza potrebbe trovare un clima bollente, anche per i gemellaggio nel nome dei colori rossoblù che lega la tifoseria silana al Genoa. Per non parlare del fatto che domani, allo stadio, si festeggerà il 110° compleanno del Cosenza, prevista una lunga serata happening, coi tifosi che sono invitati ad arrivare allo stadio con largo anticipo per godersela, non mancheranno anche i bambini delle scuole e delle scuole calcio della provincia. E se domani sera il Cosenza di Caserta dovesse mettere sotto anche i blucerchiati, a quel punto il club di Guarascio potrebbe anche gettare la maschera: certo, la concorrenza è folta e qualificata per la conquista del 7° e 8° posto, quelli realisticamente scalabili, ma forse anche i rivali del Catanzaro sesto non sono al sicuro. Però, nella lotta può esserci anche il Cosenza, e con pieno diritto.

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