Il Bari e Marino possono rinascere insieme

Con la bella vittoria sulla Ternana, il maestro di De Zerbi ha riportato i pugliesi a 2 punti dalla zona playoff. Con l'innesto di Kallon ora la squadra convince e presto sbarcherà  il centravanti che manca: Puscas
Il Bari e Marino possono rinascere insieme© LAPRESSE

TORINO - Il maestro di De Zerbi, Pasquale Marino, aveva passato la scorsa stagione ad attendere invano una chiamata dalla B. Ma a ogni panchina che saltava, si faticava a metterlo nel novero dei possibili sostituti. Gli arrivava ogni tanto qualche proposta dalla C, ma il “giochista” di Marsala non trovava mai l’offerta convincente. Questo perché, prima di essere chiamato dal Bari lo scorso 9 ottobre, l’ultimo suo passaggio in panchina aveva avuto un sapore molto malinconico: nell’ottobre 2021, aveva ereditato da Francesco Modesto il Crotone terz’ultimo, era rimasto in sella fino a dicembre, raccogliendo un pari e sei sconfitte, col successivo ritorno di Modesto che non scongiurava la discesa in C dei calabresi. “Eppure, facevamo anche il 70% di possesso palla”, ricorda spesso ora Marino a Bari. Dove grazie al ds Polito, suo ex giocatore, ha avuto la chance che si meritava. Piazza importante certo, ma non era semplice sbarcarvi in una annata complicata come questa, per tutto il girone d’andata segnata dal finale della scorsa stagione, da quella Serie A beffardamente sfumata al 94’ contro il Cagliari. Ovvio che la squadra ne risentisse e che la piazza fatichi ancora ora a metabolizzare la botta e che continui a rinfacciare ai De Laurentiis di non aver costruito una squadra all’altezza della precedente. Tuttavia, sabato nel 3-1 alla Ternana, il Bari ha iniziato il girone di ritorno dimostrando di avere valori tutt’altro che disprezzabili. E che soprattutto il giochista Marino ha iniziato a lasciare il segno coi suoi dettami: squadra in campo con piglio dominante, possesso palla non sterile ma sempre ficcante e verticale, decisivo l’innesto, da attaccante di destra nel 4-3-3 del neo arrivato Kallon dal Verona che ha rilevato Aramu, da un anno e mezzo in un momento no. Kallon, sommato a un ottimo Sibilli a sinistra (che sta giocando la sua migliore annata in carriera e a Bari c’era chi lo discuteva), la squadra ha ottenuto una superiorità netta sulle fasce che ha portato al 3-1 finale, la miglior prova stagionale a cui hanno assistito 13mila spettatori, contro i quasi 60mila che vissero nel giugno scorso il “San Nicolazo” contro il Cagliari. Così, questo Bari che da mesi ne vive di ogni, alla fine si scopre essere a due punti dalla zona playoff. Cioé l’obiettivo che la società aveva fissato a inizio stagione. E chissà che il 2024 proponga il ritorno in grande stile dell’uomo di Marsala. Marino - che fra le altre ha allenato Catania, Genoa, Udinese, Parma, Brescia e Palermo - è sempre in stretto contatto con De Zerbi che ha avuto un ruolo fondamentale nel tirarlo su di morale durante i due anni vissuto da disoccupato, il loro è un rapporto strettissimo. E ora a Bari si sta vedendo un Marino con una gran voglia di rivincita che sta valorizzando al meglio quello che ha trovato. nella vittoria sulla Ternana Sibilli e Kallon hanno fornito gli assist dei primi due gol, di Ricci e Nasti (il bomberino del Milan classe 2003 è al 4°centro stagionale, Polito gli affiancherà il centravanti Puscas, in arrivo dal Genoa). La terza rete l’ha firmata il franco-algerino Mehdi Dorval, 22 anni, al primo gol in B, pescato da Polito nella vicina Cerignola nell’estate 2022: terzino che ha la generosità di chi viene dal basso, si ha la sensazione che con Marino possa crescere molto, premiando la politica di Polito di pescare in C e D (in questo senso, va tenuto d’occhio anche il talentuoso Achik). Occhio dunque al Bari che iniziando il girone di ritorno col piede giusto, fa ancora in tempo a dare un senso a una annata tutta da scrivere.

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