TORINO - La 17ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo prestigioso ma da brividi, Spezia-Bari, entrambe ampiamente al di sotto delle aspettative estive. I liguri, liquidato Max Alvini, da tre partite sono sotto la guida di Luca D’Angelo, lo storico condottiero del Pisa - acerrima rivale dei liguri - che aveva ancora un anno di contratto col club toscano e magari poteva starsene a casa pagato ad aspettare, considerata la non semplice annata che sta vivendo Aquilani a Pisa. E invece l’Ormone, come è noto nella piazza nerazzurra, s’è ributtato nella mischia accettando la panchina più difficile della B, probabilmente. D’Angelo è partito con 2 ko (a Marassi con la Samp e in casa col Parma, per colpa di un assurdo autogol al 94’ di Moutinho). Ma si vedeva che che l’Ormone stava seminando qualcosa e così, nell’ultimo turno è germogliata la prima vittoria, ad Ascoli, raggiunto in classifica, pur restando in zona retrocessione. Beninteso, la situazione resta pesante: lo Spezia è a -1 dai playout e l’obiettivo del club posseduto dai Platek è quello di andare alla sosta invernale cercando di recuperare più posizioni possibili per poter poi fare un mercato nel quale si dovrebbero stanziare 5 milioni, mettendo qualche pezza a un organico che doveva fare tutt’altro campionato ma che comunque era stato varato incompleto ad agosto, quando si sognava l’immediato ritorno in quella A persa a giugno dopo lo spareggio col Verona. Classifica decisamente migliore ma annata infuocata pure per il Bari, oggi nono in classifica, a -4 dal Palermo che occupa l’ultima piazza buona per i playoff, l’obiettivo che i De Laurentiis hanno stabilito per il Bari di questa stagione. Dal 9 ottobre la squadra è affidata a Pasquale Marino che ha rilevato Michele Mignani. Nell’ultima uscita è arrivata una pesante vittoria, il 2-1 al Sudtirol (che era in 10 dal 16’), che però non ha abbassato la temperatura della contestazione della tifoseria verso la società, accusata di non aver adeguatamente investito dopo quella A mancata per un soffio a giugno nella finale playoff persa col Cagliari. Certo, Marino finora non ha incantato ma non è che non stia facendo punti, anzi. Finora, in 7 uscite, l’allenatore di Marsala ha messo assieme 11 punti, media 1.57 a gara, non disprezzabile visto l’ambientino che si respira. Si possono condividere le ragioni della tifoseria perché questa squadra è lontana parente di quella che un anno fa chiudeva il campionato al 3° posto dopo aver impegnato a lungo il Genoa per salire direttamente in A. Però forse, non sarebbe male provare a firmare la pace con la società per far lavorare Marino e i suoi in condizioni migliori e arrivare al giro di boa della sosta invernale cercando di essere pienamente in lizza per i playoff. Oggi al Picco, ancora una volta Marino avrà problemi in attacco, vista la squalifica di Sibilli, l’acquisto più positivo (5 gol e 2 assist), mentre Diaw è appena stato operato d'ernia e ne avrà per almeno due mesi. Ma è ormai prossimo il rientro di Menez, infortunatosi alla 1ª giornata: se si dovesse vedere il giocatore che in tre anni alla Reggina aveva segnato 16 gol in 67 gare, dispensando lampi di grande calcio, chissà, il Bari potrebbe ancora raddrizzare la stagione, almeno in parte.