BENEVENTO - Il Benevento apre il nuovo anno con un pari casalingo che lascia qualche rimpianto: 1-1 col Pisa di D'Angelo, che non può certo lamentarsi. La Strega ci mette 10' minuti a sbloccare il risultato, con Coda che che da distanza ravvicinata trafigge Gori, dopo che il sinistro di Viola aveva timbrato l'incrocio dei pali. La partita è frizzante, e i toscani spingendo sull'acceleratore generano l'autogol dell'1-1: lo sfortunato giallorosso è Tuia, che, nel disperato tentativo di allontanare un destro al volo di Gucher, trafigge goffamente il proprio portiere. Oltre al danno, per Inzaghi arriva la beffa: Tuia alza bandiera bianca dopo 4' e costringe Volta a sostituirlo. Pericoloso il Pisa: Caldirola si coordina e calcia dai sedici metri, Montipò si distende e salva il Benevento. Nelle fila sannite, Sau è indiavolato: conquista punizioni pericolose e salta spesso l'uomo, creando superiorità e servendo assist intriganti che Coda non concretizza.
Parte il secondo tempo e Coda spaventa subito il Pisa: destro secco rasoterra, Gori salva col manone. Inzaghi si gioca la carta Improta, mentre D'Angelo è costretto dagli infortuni a mandare in campo Soddimo per Pinato e Verna per Ingrosso. La Strega si fa più pericolosa, ma è anche sciupona: Sull'asse Letizia-Kragl, cross del primo verso il secondo che, da zero metri, colpisce col destro spedendo il pallone alle stelle. Forte dell'uomo in più (espulso Siega nel Pisa per doppia ammonizione), la formazione giallorossa carica a testa bassa nel finale ma Gori para il parabile, esaltandosi anche su Kragl. Da museo degli orrori lo sbaglio di Maggio, che mette fuori da due passi servito da Schiattarella, nell'ultima azione di gioco.