© Getty ImagesTORINO - Spezia-Parma 0-2 del 19 maggio scorso, valsa la Serie A ai ducali, è sotto pesante indagine. La Procura federale ha aperto un ampio fascicolo su segnalazione di due giocatori dei liguri, Filippo De Col ed Alberto Masi, che avrebbero denunciato alcuni sms ricevuti da due colleghi dellla squadra emiliana nei giorni prima del match. Messaggi che non avrebbero gradito, e che hanno segnalato al club aquilotto, che ha avvisato l’Ufficio Indagini immediatamente. Il giorno della gara, la Procura ha intensificato i controlli anche a bordo campo tramite collaboratori, e poi ha aperto il fascicolo. Così facendo, De Col e Masi hanno evitato una eventuale omessa denuncia e il rischio di sei mesi di stop, ma nel contempo hanno messo nei guai probabilmente i loro colleghi. Una leggerezza? Forse. Giovedì scorso però, la Procura ha già iniziato gli interrogatori e a Roma in via Allegri, sono stati ascoltati l’amministratore delegato del club bianco Luigi Micheli ed i due difensori De Col e Masi (che era in panchina quella sera). Ieri invece, negli stessi uffici della Procura, sembra sia toccato ai due colleghi del Parma. Una situazione delicata, in cui lo Spezia si è posto come parte lesa. Da voci interne al club bianco si è poi saputo che, a poche ore dal fischio d'inizio del match e a denuncia già presentata, l'intera squadra spezzina è stata messa al corrente della situazione senza far trapelare nulla all’esterno. Il Parma poi ha vinto meritatamente sul campo, agevolato anche dal rigore sbagliato sullo 0-1 dal grande ex Gilardino, poi contestato dai tifosi insieme al resto dei compagni.