VERONA - Situazione molto difficile in casa Verona dopo l'ennesimo ko, questa volta contro lo Spezia. A presentarsi in conferenza stampa non è il tecnico Salvatore Bocchetti, ma il presidente Maurizio Setti. Nel dettaglio le sue parole: "È una situazione che non mi sarei aspettato, anche perché oggi c’erano nove undicesimi della squadra dell’anno scorso e mi viene difficile pensare che questa squadra non possa salvarsi. Quindi ho messo tutti in discussione. C’è una debolezza mentale che non mi spiego. Oggi potevamo essere a due punti dalla salvezza, ma siamo a otto. Non siamo retrocessi e non ci arrendiamo. Però questi alti e bassi vanno capiti e quindi devo riflettere. Non abbiamo smantellato la squadra, ma ogni anno vanno via diversi giocatori perché è necessario al nostro sostentamento o perché vogliono andare via per guadagnare di più o per giocare in palcoscenici più importanti. Mi spiace per i tifosi, che prendano sempre me come esempio di uno che vuole disfare tutto quando in realtà ogni anno spendiamo più di quanto incassiamo. Cessione del club? Ci sono interessamenti per il club, ma è una cosa che succede tutti gli anni. Non ci sono vendite in corso e questa sera penso che ce ne siano ancora meno. Quando il mercato partirà faremo sicuramente qualcosa per provare a superare questa situazione. Confusione tattica? Avevamo scelto un mister che doveva fare determinate cose che però non sono state fatte, ma non è questo il momento di parlarne. Penso che Bocchetti fosse l’espressione migliore del nostro calcio, ma non siamo riusciti a trovare un singolo risultato. Io distante dalla squadra? Il fatto che mi si indichi come persona distante dalla squadra mi dispiace, io sono una persona pane e salame. Io non vivo a Verona perché lavoro altrove e questo può sembrare un distacco, ma in realtà ci sono poche persone che dedicano il tempo che dedico io all’Hellas. Io mi sto ammalando per il club, non dormo".