Sanabria, Ricci e Sosa: gli show in nazionale e il Toro sulle spalle

L’attaccante ha ribaltato il Venezuela con una doppietta, il centrocampista è tornato ancor più ringalluzzito dalla nuova positiva esperienza in azzurro con Spalletti. Senza dimenticare l'eurogol dell'esterno alla Polonia...
Sanabria, Ricci e Sosa: gli show in nazionale e il Toro sulle spalle© EPA

TORINO - Crescere in dieci giorni si può. Succede quando le esperienze che un giocatore vive sono arricchenti sotto tutti i punti di vista. Per Samuele Ricci, ad esempio, la prestazione contro il Belgio ha certificato a livello internazionale uno status crescente. La dimensione è sempre più nitida: parliamo di un aspirante top player, una colonna del presente e del futuro della nazionale, che il Toro ha l'obbligo di valorizzare. E di responsabilizzare, soprattutto adesso, in una fase in cui rimane un vuoto di leadership dettato dall'infortunio capitato a Duvan Zapata. I giorni agli ordini di Luciano Spalletti sono stati preziosi per Ricci, che ha continuato a guadagnare punti agli occhi del ct e allo stesso tempo ha avuto modo di mettersi di nuovo in mostra in Europa. Irrobustendo le idee dei club che lo stimano: chi cerca un tesoro in mezzo al campo non può non pensare anche al pisano. Così Ricci al Filadelfia è tornato con uno spirito nuovo. Col piglio di chi sa di dover guidare la squadra in un momento molto delicato, anche nell'economia della gestione Vanoli. Non è un mistero che Ricci possa diventare il capitano in assenza di Duvan: se la gioca con Linetty, ma le risposte definitive sono attese a partire dalla gara di Cagliari.

Si riparte da Cagliari

A prescindere dalla fascia, però, Ricci già dopo la sfida di San Siro contro l'Inter ha tracciato la strada del Toro. Dipingendo anche quella personale, pronunciando parole che Vanoli non può far altro che condividere: «Mi dovrò prendere delle responsabilità in più, ma lo sapevo già. Però dovremo pensarci tutti a sostituire Zapata, a livello di leadership nello spogliatoio: siamo un gruppo unito, dovremo lavorare sulla mentalità e a volte siamo troppo dei bravi ragazzi. Dovremo farci trovare pronti». Si riparte, dunque, da Cagliari. Ora Ricci raddoppia: nuovi stimoli, quelli legati ad una leadership da conquistare con forza, ma anche nuove vie da trovare per aiutare il Toro. Per supportare il lavoro di Vanoli, che sta curando con attenzione l'ultimo step di crescita di Samuele, quello che gli servirà per diventare il padrone del centrocampo granata e azzurro. A breve, poi, tornerà d'attualità il discorso del rinnovo del contratto in scadenza nel 2026: c'è un accordo in discussione, che il Toro dovrà perfezionare per blindare il ragazzo dalle attenzioni di mezza Europa.

Doppietta per Sanabria

La partita contro Israele e soprattutto quella contro il Belgio hanno rinfrancato Ricci, ma chi torna dagli impegni con la nazionale letteralmente rigenerato è Tonny Sanabria. Proprio dopo il brutto infortunio a Zapata, il paraguaiano torna a ruggire con una doppietta decisiva al Venezuela (vittoria per 2 a 1 in rimonta). Musica per le orecchie di Vanoli e linfa vitale per un giocatore che adesso non può più nascondersi dietro alla concorrenza. Il posto in attacco ce l'ha, deve solo prenderselo a suon di prestazioni così: il Sanabria 1.0, quello del breve regno di Davide Nicola, lo ricordano tutti, ma anche il Tonny del secondo anno di Ivan Juric è un attaccante che il Toro ha bisogno di ritrovare. Proprio adesso che il reparto offensivo si ritrova privo di un uomo indispensabile come Zapata. A Cagliari, proprio contro Nicola, Sanabria non è detto che giochi dall'inizio: al Filadelfia si allenerà coi compagni a partire da domani, entrando in clima partita con un fisiologico ritardo rispetto ai compagni. Vanoli, di fronte a viaggi lunghi e stancanti, non ha intenzione di tirare la corda, ma Sanabria può comunque diventare un'arma letale a gara in corso.

Borna Sosa, gol da urlo

La pausa per le nazionali è da benedire, in casa granata, anche per Borna Sosa. Si è regalato un gol da urlo: stupendo il mancino al volo nel 3-3 della sua Croazia contro la Polonia. Una scarica di adrenalina che può sortire effetti benefici anche per il Toro: a sinistra c’è bisogno di qualità. Sosa, che sta trovando la migliore condizione fisica passo dopo passo, è l’uomo giusto per diventare presto il padrone di quella corsia. Il periodo di apprendistato, ormai, è terminato.

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