Toro e Benfica: "Eterna amizade"
Da ieri quella valigia è di nuovo a Lisbona. Resterà conservata nel Museo del Benfica nello stadio Da Luz fino al 4 maggio del prossimo anno, 76° anniversario della tragedia, così come la cartolina spedita dal terzino sinistro del Grande Torino e ricevuta da sua moglie giorni dopo la sciagura, come un fanale dell’aereo e come il libretto di volo del primo pilota, Pierluigi Meroni. Sono i cimeli conservati dal Museo del Grande Torino, prestati al Museo del Benfica, mai esposti prima al di fuori dall’Italia. «Eterna amizade» è scritto in alto, nel salone dedicato ai campioni del Torino. Lì, dove già campeggia da anni un resto delle lamiere dell’aereo, donato dal Museo granata, si è aperta nel tardo pomeriggio di ieri la mostra che il club portoghese ha voluto dedicare al Grande Torino, per i 75 anni della tragedia (in occasione della prima edizione della Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, promossa dal nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la mostra, curata da Luis Lapão e Andrea Ragusa, è stata allestita in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Lisbona e appunto il Museo del Grande Torino). Per il club granata, presente all’inaugurazione il direttore operativo Alberto Barile. «Siamo venuti qui a Lisbona per raccogliere i frutti del seme che Ferreira e Mazzola piantarono 75 anni fa e che miracolosamente ancora fiorisce. Non siamo noi che abbiamo scelto di diventare amici, è questa eterna amicizia che ha scelto tutti noi», ha detto Beccaria. Ferreira, capitano del Benfica e del Portogallo, durante la festa organizzata a Genova per celebrare le due nazionali, a margine dell’amichevole giocata nel febbraio ‘49 (4° e ultimo gol azzurro segnato da Maroso, tra l’altro), invitò l’amico Valentino e il Grande Torino a disputare un’amichevole a Lisbona: l’inizio della fine.