Nuovo Adams per il Toro: punto di riferimento in attacco dopo il ko di Zapata

Vanoli punta sullo scozzese, più affidabile di Sanabria e autore di un grande avvio di stagione tra campionato e Coppa Italia
Nuovo Adams per il Toro: punto di riferimento in attacco dopo il ko di Zapata© Marco Canoniero

TORINO - Un ambientamento così rapido non se l'aspettava neppure lui. Perché l'ostacolo della lingua italiana avrebbe potuto rappresentare un problema, perché dopo anni fra Premier League e Championship la Serie A può diventare un vero e proprio salto nel buio e anche perché in Italia gli attaccanti stranieri hanno bisogno di un fisiologico tempo di adattamento. Succede nelle squadre che giocano la Champions League, figuriamoci in una realtà che all'Europa ambisce solo se capace di approfittare degli sbandamenti altrui. Ma gli esami per Ché Adams non finiscono mai. Anzi, quelli più complicati arrivano adesso.

Adams per sostituire Zapata

In una fase che ha la necessità di gestire senza eccessive ansie: lo scozzese, infatti, è chiamato a svolgere l'ingrato compito di non far rimpiangere Duvan Zapata. Per intenderci, uno che da oltre un decennio nel massimo campionato italiano fa gol: pochi, negli ultimi anni, possono vantare una continuità del genere sotto porta. Adams può sostituire Zapata? Deve farlo, per forza. Il Toro ha bisogno di un uomo che in attacco si prenda responsabilità ingombranti. Di quelle che possono cambiare la stagione: in positivo se le cose procedono per il verso giusto, in negativo però se la valutazione dovesse rivelarsi errata.

Adams d'ora in avanti verrà valutato dai tifosi come il sostituto naturale di Zapata. D'altronde Sanabria, che ha enormi doti tecniche, ha già dimostrato di non avere la statura caratteriale per imporsi a certi livelli: il pregresso al Toro e non solo, a prescindere dai gol realizzati, non mente. Ecco perché Ché dovrà trasformarsi nell'uomo della provvidenza, senza però snaturarsi in termini di caratteristiche: non è un animale d'area di rigore, ma un giocatore che aiuta la squadra. Con i duelli, con il linguaggio del corpo e con i movimenti spesso perfetti a liberare i compagni. Ed è anche un vero trascinatore. I dati accarezzano il suo avvio: i 502 minuti disputati fra campionato e Coppa Italia sono stati arricchiti da 4 gol e 2 assist.

L'impatto in Serie A

Aspettarsi un impatto del genere in Italia nei primi due mesi sarebbe stato impensabile: Adams ha cambiato vita scegliendo il Toro, ma il suo merito è stato quello di aver subito capito il contesto nuovo. Ora che ha superato il primo step agevolmente, i prossimi due obiettivi da raggiungere sono naturali: dimostrare di essere super anche senza Zapata e allo stesso tempo continuare a rivelarsi una sorpresa per i difensori avversari. Sì, perché in tanti l'hanno sottovalutato, ma l'etichetta da outsider è già sfilata via. A partire da Cagliari, oltretutto dopo due settimane al servizio della nazionale scozzese, Adams è atteso al varco: per i sardi sarà il pericolo numero uno, mentre finora non era mai stato ritenuto tale vista la contemporanea presenza di Zapata. Per fortuna di Ché, però, la condizione fisica è clamorosamente brillante: non poteva prendere decisione migliore quando a settembre, durante la prima sosta, ha optato per rimanere agli ordini di Vanoli.

L'intelligenza si dimostra coi fatti e ora Adams raccoglie i frutti: in campo prendergli le misure è difficilissimo. Anche le statistiche inquadrano alla perfezione l'incisività dell'ex Southampton, quarto in Serie A per qualità delle conclusioni. La classifica è stata stilata da Opta, prendendo in esame gli expected-goals: solo Thuram, Cutrone e Pulisic hanno concretizzato meglio le occasioni più facilmente convertibili in punti per la propria squadra. La stagione di Adams, insomma, non poteva iniziare meglio. E stasera alle ore 20.45 si godrà un’altra sfida molto affascinante: quella contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Al di là del coefficiente di difficolta del match per la Scozia, Ché avrà gli occhi di tutta Europa puntati addosso. Da subito, dunque, dovrà convivere con quella sana pressione che tutti coloro che aspirano a diventare dei grandi giocatori amano. A

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